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Inter, Brozovic sempre più indispensabile: i numeri della sua evoluzione

Eva A. Provenzano

Il croato è arrivato a Milano nel 2014 e il suo percorso di miglioramento è stato netto, fino a diventare indispensabile

La sua assenza contro il Sassuolo si è sentita, come era successo con l'Empoli. Arrivato all'Inter nel 2014,Marcelo Brozovic giocava da trequartista con Mancini e non trovava la continuità che ha trovato invece con Spalletti quando è stato messo davanti alla difesa. Lì è diventato un giocatore essenziale per l'Inter: detta i tempi alla squadra, capacissimo di tenere il pallone anche sotto pressione, cerca sempre la soluzione migliore, fa fare un salto di qualità alla squadra. Se Spalletti gli ha trovato un nuovo modo di giocare in campo, Conte lo ha aiutato a trovare determinazione e continuità di rendimento, quindi affidabilità. I numeri parlano di presenze aumentate, qualche gol in meno, ma una presenza in campo più forte. E pensare che tutto è cominciato dopo una partita nella quale era stato fischiatissimo a San Siro e aveva chiesto scusa alla gente nel giorno di San Valentino. L'amore con il croato è scattato così. E anche quando sembrava sul punto di andarsene alla fine è rimasto.

È entrato così a far parte dei 'senatori', i giocatori con più presenze nelle squadre di questi anni. Se Handanovic ha giocato 423 volte con la maglia nerazzurra, Brozo ne ha giocate 275 in totale ed è secondo nella classifica dei calciatori con più presenze. Primo tra i giocatori di movimento, dopo di lui D'Ambrosio che ne ha giocate 248 in nerazzurro e Perisic, 238.

Per Inzaghi è irrinunciabile, è il giocatore che non ha un sostituto nell'Inter e il club, come rivelato da Marotta, presto annuncerà la firma sul contratto che lo legherà ai colori nerazzurri fino al 2026. Dopo aver sentito così tanto la sua mancanza agli interisti, ormai Brozodipendenti, è sembrata una cosa buona e giusta. Un patto rinnovato e meritatissimo.

(Fonte: Skysport)