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Brozovic salva i nerazzurri, ma il suo futuro è incerto. L’Inter lo vende se…

Alessandro De Felice

Il croato è fresco di rinnovo, ma la società di corso Vittorio Emanuele- secondo la Gazzetta dello Sport - non scarta l'idea di una cessione

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport evidenzia i meriti di Marcelo Brozovic, che con la sua doppietta regala all'Inter una boccata di aria pulita. Il croato è fresco di rinnovo, ma come spiega la "rosea", il suo futuro in nerazzurro appare comunque incerto e alla fine potrebbe essere lui il sacrificato sull'altare del Fair play finanziario:

LA CURA PIOLI - Di epico per ora in quest’Inter c’è ben poco. Eppure Marcelo Brozovic regala lampi da «epic» e con la prima doppietta in campionato - l’altra a marzo contro la Juve, in Coppa Italia - regala all’Inter tre punti d’oro contro il Genoa e per una notte riporta i suoi a 8 punti dal terzo posto. Con Stefano Pioli il croato che ama farsi fotografare in posa da pensatore sembra davvero rinato. Dal 24 novembre a oggi ha già segnato quattro reti, diventando un titolare inamovibile - unico giocatore di movimento a salvarsi anche a Napoli - e festeggiando nel modo migliore il rinnovo di contratto, ufficializzato mercoledì scorso. Il nuovo vincolo scadrà nel 2021, con adeguamento dell’ingaggio da 1,4 a 2,5 milioni e clausola da 50 milioni valida soltanto per l’estero, come ormai va di moda dopo la vicenda Higuain.

TRA BAGLIORI E AMNESIE - Dopo lo splendido sinistro contro l’Hapoel e la stoccata a stappare il match contro la Fiorentina, ieri Brozo ha regalato l’unico lampo del primo tempo interista con un piattone a giro finito giusto nell’angolino. Un bagliore nella nebbia che non è bastato a placare la contestazione degli ultrà, ma che ha indirizzato il match dalla parte dei nerazzurri. Che con quella di ieri portano a sei le vittorie di fila al Meazza, Coppa compresa. Le ultime interne in campionato le aveva griffate Icardi con tre doppiette in fila a Torino, Crotone e Fiorentina. Ieri il doppio sigillo lo ha messo Marcelo (e per poco, con una bella volée, non regala pure il terzo...), finalizzando una ripartenza di Joao Mario dopo l’ennesimo gol mangiato dal Genoa. Stoccata facile nell’esecuzione, la seconda del croato, che però ha il merito di essere uno dei pochi che si inseriscono in area. Perché Brozo è questo, prendere o lasciare. Corre, raddoppia, cuce, si propone, tira, segna - tre gol nelle ultime tre gare di campionato, tanti quanti ne aveva fatti nelle prime 30 -, ma ha anche clamorose amnesie. Pericolose soprattutto ora che con l’infortunio di Medel viene utilizzato in mezzo al campo, in un ruolo che non sarebbe il suo perché richiede tigna, ordine e disciplina.

L'OFFERTA GIUSTA - Non proprio il pane

di questo cavallo pazzo che ha appena 24 anni e ampi margini di miglioramento. Tanto che su di lui tengono gli occhi diversi club europei. Il rinnovo infatti non esclude una partenza di Brozovic durante il mercato di gennaio. Gli unici centrocampisti incedibili sono Joao Mario e Medel, gli altri potrebbero essere immolati sull’altare del fair play finanziario, ovviamente in presenza di un’offerta pesante. Che per Brozo, al di là della clausola che insieme ai gol di ieri darà più forza all’Inter, dovrà essere di 25-30 milioni. Giusto la plusvalenza che Suning è obbligata a fare per rientrare nei paletti Uefa dopo le spese estive.