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Ma che dentro di sé senta la voglia, l’ambizione, l’orgoglio, quasi la necessità di cimentarsi in un top-club impegnato in Champions e per definizione in lotta per lo scudetto, beh: lo si era già scritto più di un mese fa. E l’Inter, sotto questo aspetto, si sente in prima fila al comando già da tempo: i campioni d’Italia hanno fatto breccia nelle speranze di Buongiorno e se Marotta trovasse un accordo con Cairo il gioco sarebbe fatto. Ma il presidente granata valuta il suo gioiello sui 45 milioni. Un modo per blindarlo, oppure per incassare di nuovo una cifra monstre, dopo il botto fatto a suo tempo con la cessione di Bremer. Per l’Inter è questo l’unico vero ostacolo. Ma è anche enorme, tenuto conto che i ferrei paletti del fairplay finanziario imporrebbero a Marotta di procedere nuovamente con un’operazione stile Frattesi-Sassuolo 2023 (prestito oneroso con obbligo di riscatto un anno dopo, quindi con il grosso dei versamenti postdatati): una soluzione che non creerebbe problemi ad Alessandro, ma resterebbe sgradita a Cairo".
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