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Intervistato dal Corriere dello Sport, il ds del Cagliari Marcello Carli ha parlato della grande stagione del club sardo e in particolare di due giocatori legati ai rossoblù: Barella e Nainggolan. Sul centrocampista di Conte, il dirigente rossoblu ha svelato una trattativa durata mesi e mesi, con tanti club interessati.
"Tommaso Giulini ha tenuto duro per Nicolò, non avrebbe voluto cederlo se non alle sue condizioni. Ma rinviava, rinviava, girava e prendeva tempo. Un giorno lo convocò l’Atletico a Madrid, Berta su indicazione della sua proprietà si sarebbe svenato. Lui mi disse “Marcello, vacci tu, fatti offrire la luna, tanto non lo cedo”. E così fu. Poi, alla lunga, è stato inevitabile».
Quando?
«Lo scorso gennaio il Napoli si superò, come l’Atletico. Giulini disse no. Il Chelsea avrebbe fatto di tutto e di più, Sarri avrebbe voluto prenderlo malgrado il blocco del mercato».
Torniamo a Barella.
«A un certo punto capimmo che non avremmo potuto trattenerlo. Ma alle condizioni di Giulini, senza sconti, e pensando alle rinunce fatte in passato. Io sono stupito».
Dal presidente?
«No, da Barella».
Perché?
«Che avesse forza e personalità, lo sapevamo. Ma che potesse andare meno di istinto e più di ragionamento per far risaltare le sue enormi qualità, non pensavo così rapidamente. I meriti di Conte devono essere enormi».
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