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Calciopoli, l’accusa: “Nessuna rilevanza penale nelle nuove intercettazioni”

A Napoli il processo di Calciopoli è arrivato alla prima sentenza. I giudici si trovano adesso in Camera di Consiglio, si pronunceranno in serata, entro le venti. In aula si sono alternati la difesa e l’accusa. Il pm Stefano Capuano...

Eva A. Provenzano

A Napoli il processo di Calciopoli è arrivato alla prima sentenza. I giudici si trovano adesso in Camera di Consiglio, si pronunceranno in serata, entro le venti. In aula si sono alternati la difesa e l'accusa. Il pm Stefano Capuano nell'ultima arringa ha sottolineato: "Non c'è nessuna rilevanza penale nelle nuove intercettazioni presentate dalla difesa. Non sono ammissibili i toni e le offese pronunciate nei confronti della Procura". 

Ultima arringa difensiva anche per Paolo Trofino, legale di Luciano Moggi e spazio anche per le controrepliche dell'avvocato Prioreschi, l'altro avvocato dell'ex dg bianconero e per i legali degli altri imputati: l'avvocato Silvia Morescanti, legale dell'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo e Fazi, l'avvocato Alfonso Furgiuele, difensore dei Della Valle e l'avvocato Paolo Gallinelli, legale dell'ex arbitro De Santis.

Per Moggi la Procura chiede una condanna di cinque anni e otto mesi di reclusione. Chiaro che la sentenza è attesa con ansia anche dalla Juventus: un'assoluzione spingerebbe la società bianconera a chiedere la restituzione degli scudetti che le sono stati tolti nel 2006.