Intervista ad Hakan Calhanoglu su La Gazzetta dello Sport. E si comincia dal meno diciotto accumulato nei confronti del Napoli. «Nessuno si aspettava un'Inter così indietro. Ma il Napoli merita quella posizione, si è visto anche in CL. Comunque è colpa nostra, come nella scorsa stagione. Potevamo essere più vicini se non avessimo perso punti contro Monza, Empoli, Samp e Bologna. Il Napoli ormai non lo riprenderà nessuno, ma comunque noi dovremo scendere in campo sempre con lo spirito visto con il Porto, ad ogni gara. Ci teniamo a vincere la Coppa Italia e in CL possiamo sorprendere», si legge.
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Calhanoglu: “Champions? Un sogno…chissà. L’Inter è un posto speciale. E col Milan…”
«Due Inter? Se battiamo le grandi è perché siamo forti, ma con le piccole a volte ci manca la giusta determinazione. Quando si perdono certi punti si perdono i campionati. Nelle motivazioni rispetto a certe partite dobbiamo tutti migliorare. La gara contro il Porto? Sarà una battaglia, credo nell'Inter e sogno di vincere la Champions. Difficile, lo so, ma può succedere di tutto. Bisogna ripetere la prestazione fatta a Barcellona».
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L'Inter e l'aria speciale
—Il calciatore turco si sta mettendo in mostra in questa stagione soprattutto: ha sostituito Brozovic e ha dimostrato che Inzaghi può contare su di lui. «Sono migliorato, sono anche una persona più matura dice di sé, anche fuori dal terreno di gioco. Mi sento sul pezzo. All'Inter c'è un'aria speciale, mi sono sentito subito benvoluto. E mi ha dato fiducia la positività dei tifosi, mi fanno sentire anche libero di sbagliare perché mi sostengono. Un altro salto mentale l'ho fatto dopo il terremoto in Turchia. Un dolore enorme, sono scosso», ha raccontato.
Appunto, in questa stagione è stato impiegato davanti alla difesa al posto di Brozovic: «Ovunque giocherò darò sempre il massimo. Con Inzaghi mi sono completato in questa posizione, dal punto di vista difensivo. Mi esaltano anche i duelli fisici. Tornato Brozovic? La concorrenza esiste ed è un bene per tutti, poi sceglie il tecnico. Io devo farmi trovare pronto», le parole dell'interista.
A proposito di centrocampisti Calha ha parlato anche di Asslani: «Gli parlo se lo vedo demoralizzato. Anche noi a venti anni eravamo in panchina a venti anni e in questa Inter è difficile emergere ma si può imparare tanto. Lui deve stare calmo e lavorare, crescere nella personalità, diventare più tosto, poi arriverà il suo tempo perché ha qualità grandissime. I grandi centrocampisti europei? Mi sento sottovalutato, ho tutto per avvicinarmi ai grandi centrocampisti europei, lo dico con umiltà e consapevolezza».
Gli sfottò dei milanisti e l'amore degli interisti
—«All'inizio i tifosi dell'Inter avevano qualche dubbio, dovevo sostituire Eriksen e venivo dal Milan. Immaginavo che però poi mi sarei fatto apprezzare. L’amore è stato spontaneo, senza bisogno di gesti teatrali: è cresciuto pian piano senza una vera scintilla. Gli insulti dei milanisti? Non ci faccio più caso, mi basta l'amore degli interisti. Per metà città sono un amico e per metà un nemico. Un derby in CL? Molto, sarebbe storico».
Gli è stato chiesto infine anche del possibile ritorno a Milano di Kessie, su sponda nerazzurra: «Parliamo sempre tanto, sa di giocare in un grande club ma l'Inter non sarebbe da meno. Il mio rinnovo? Sono orgoglioso che l'Inter voglia rinnovare e la mia intenzione è rimanere a Milano, anche oltre il calcio».
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