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Calhanoglu gioca, l’Inter decolla: “E chissà se dalle parti di Milanello…”
Hakan Calhanoglu è l'uomo del momento in casa Inter. Dopo un inizio non particolarmente brillante, il centrocampista turco si è sbloccato mentalmente dopo il gol contro il Milan e ora guida i nerazzurri grazie a gol, assist e giocate importanti. Spiega il Corriere dello Sport: "La squadra nerazzurra è decollata proprio quando Calhanoglu ha cominciato a giocare, a entrare nei meccanismi di Inzaghi e a fare la differenza con la sua qualità accoppiata ad una naturale disponibilità al sacrificio. Per la verità, il centrocampista turco aveva subito incantato al debutto con la nuova maglia: gol e corner vincente nel 4-0 sul Genoa, alla prima giornata. Poi, però, si era fermato. Confermando in una certa misura i limiti di continuità mostrati con il Milan. Inzaghi, entusiasta la scorsa estate quando Marotta e Ausilio gli prospettarono la possibilità di ingaggiare Calhanoglu, lo ha sempre difeso. E ora viene ripagato. Peraltro, proprio nel momento in cui si è alzato il livello di importanza e di difficoltà delle partite.
Già perché la svolta dell’ex-rossonero è arrivata proprio in concomitanza con i big-match. Prima con la Juventus, traversa da fuori e rete di Dzeko sul rimbalzo, poi con il Milan, rigore trasformato sotto la Curva Sud, e quindi con il Napoli, continuità e qualità dentro al primo successo nerazzurro in un big-match. Insieme alle prestazioni, peraltro, sono arrivati pure i gol: 3 consecutivi in campionato, come non gli era mai capitato in carriera, tra serie A e Bundesliga. In tutto, sempre in campionato, le sue reti sono 4, vale a dire tante quante ne aveva realizzate nello scorso torneo. Il suo top in serie A sono 9, messe insieme nel 2019/20, quando chiuse il girone di andata con soli 2 centri, per poi colpire ben 7 volte in quello di ritorno.
Come già sottolineato, è soprattutto Inzaghi a godersi questo Calhanoglu. Ci ha sempre creduto, pensando che si trattasse solo di tempo, perché prendesse in mano l’Inter. Ha dovuto adattarsi, perché nel Milan di Pioli faceva il trequartista centrale, mentre ora fa la mezz’ala sinistra. Deve lavorare un po’ di più in copertura, ma, ora che l’intesa con Brozovic si è affinata, ha capito come gestire la sua libertà di azione. All’occorrenza, infatti, si affianca al croato nella costruzione dal basso, oppure di alza per tentare la rifinitura o la battura a rete a ridosso dell’area. Il Milan pensava di non rimpiangerlo dopo lo sfolgorante inizio di campionato. Chissà che ora dalle parti di Milanello qualche dubbio non abbia cominciato a fare capolino…", conclude il quotidiano.
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