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Calhanoglu, il direttore d’orchestra di un’Inter travolgente. Hakan è più di un regista

Calhanoglu, il direttore d’orchestra di un’Inter travolgente. Hakan è più di un regista - immagine 1
Il turco è ormai il padrone incontrastato del centrocampo nerazzurro. Con Mkhitaryan e Barella formano un trio formidabile

Un direttore d'orchestra che difende, fa girare la squadra e segna. Hakan Calhanoglu la scorsa estate ha raccolto la pesante eredità di Marcelo Brozovic, ma il centrocampista turco non ha fatto rimpiange il croato. Due modi diversi di interpretare il ruolo di play con Hakan ormai padrone del centrocampo dell'Inter. Con Mkhitaryan e Barella formano un trio formidabile. "Hakan Calhanoglu continua a giocare da maestro, con la bacchetta in mano, ma nello stesso tempo sta prendendo un gusto prima sconosciuto nel fare aumentare il pallottoliere suo e di squadra", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

Calhanoglu, il direttore d’orchestra di un’Inter travolgente. Hakan è più di un regista - immagine 1

"In questa nuova veste da unico rigorista designato, Hakan è una sentenza, come la morte e le tasse: infallibile e inesorabile. Tra l’altro, dal 2021-22, suo esordio in nerazzurro, il turco è quello che conta più penalty segnati (10) in Europa, all’interno della pregiata e ristrettissima lista di chi può vantare il 100 per cento di realizzazione. Quello di ieri era il sesto su sei segnato in stagione e con l’aggiunta dell’unica rete su azione del Maradona, il totale fa addirittura sette. Ha raggiunto Giroud e temporaneamente Berardi, entrambi attaccanti di professione, al secondo posto della classifica cannonieri dietro all’irraggiungibile Lautaro". 


Calhanoglu, il direttore d’orchestra di un’Inter travolgente. Hakan è più di un regista- immagine 3

"Già questo basterebbe a dare il senso della potenza di fuoco di questa Inter, ma pure della dimensione totale del Calha nerazzurro. È il primo difensore quando attaccano gli altri, il più fine pensatore quando la palla è nei piedi nei nerazzurri, come nell’azione conclusa con l’assist per il gol di Dimarco, e pure il risolutore sotto porta al momento opportuno". 

"Con la bacchetta Calha, da direttore d’orchestra, comanda anche la marcia bellicosa dei nerazzurri verso la Champions. Considerando questo ritmo da attaccante, non dovrebbe essere complicato per lui raggiungere e superare il suo record di carriera: 11 centri realizzati nella stagione del covid, 2019-20, quando era ancora alla corte del Diavolo". 

(Gazzetta dello Sport)

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