A tutto Hakan Calhanoglu. Dopo il malore accusato da Christian Eriksen con la sua Danimarca, l’Inter ha chiuso per il trequartista turco a parametro zero. Proprio Calha ha parlato del suo approdo in nerazzurro in un’intervista rilasciata a DAZN. Queste le dichiarazioni dell’ex Milan, che si sta allenando da due giorni con la squadra di Simone Inzaghi: “Noi vogliamo ripetere questo scudetto, spero anche con me. Voglio aiutare i miei compagni”. Ed è partito dalla trattativa lampo che lo ha portato agli ordini di Simone Inzaghi: “È andata molto veloce, grazie a Piero (Ausilio, ndr) che mi ha chiamato molte volte con il mio procuratore. Anche mister Inzaghi mi ha chiamato tante volte. Mi sono già sentito molto bene, con tante attenzioni. Se ti chiamano e ti vogliono in una squadra che è già forte poi c'è grande voglia di andare lì. E' andata molto, molto veloce. Prima mi ha chiamato il mio procuratore, mi ha detto: 'Guarda, Piero vuole parlare con te'. Ho detto: 'Va bene'. Ed è andata veloce così”.
copertina
Calhanoglu: “Io come Luis Alberto per Inzaghi. Pioli mi voleva, scelto l’Inter perché…”
Le parole del centrocampista turco in esclusiva a DAZN sul passaggio dal Milan all'Inter, ma non solo: "Aspetto Lukaku e Lautaro"
Dal Milan all’Inter.
“Il rumore lo fanno i tifosi, è normale. Per un giocatore così è normale. Però non sono il primo e neanche l'ultimo. Sono passati tanti giocatori dal Milan all’Inter e viceversa, per questo non sono né il primo né l'ultimo. Io voglio solo guardare in avanti al mio futuro, con grande rispetto al Milan. Io ho fatto tante cose per il Milan in 4 anni, ho rispettato tutti. Quelli che mi conoscono sapevano tutto. Però sono pronto per una nuova avventura all'Inter e devo guardare in avanti".
Visto che siete molto amici tu e Ibra, ti ha detto qualcosa?
”Io ero agli Europei e lui in vacanza, aveva il suo problema al ginocchio e pensava a quello, io agli Europei. Non abbiamo parlato di questo trasferimento per adesso, però qualche giorno ne parleremo. Per adesso niente”.
Pioli ci ha provato?
”Pioli era l'unico uomo che mi voleva tanto al Milan. Ho parlato tante volte con lui, lui con me, però ha rispettato la mia decisione e mi ha fatto gli auguri".
Che ruolo nel 3-5-2?
“Mi piace quel sistema di gioco. In questo ruolo con Inzaghi ha giocato Luis Alberto, siamo simili in qualcosa. Del mister mi piace l'attenzione, come mi parla, come ci sentiamo. Spero che in questo campionato ci divertiremo”.
Abbassare la posizione?
“Senza sacrificio e sofferenza non ti regalano la maglia. Devo ascoltare quello che vuole il mister, c'è ancora un po’ di tempo e poi vedremo".
Primo giocatore in Europa per occasioni create e primo per assist negli ultimi due campionati di Serie A?
“Devo ringraziare Pioli perché ha fatto un grande lavoro con me. Mi ha lasciato giocare nel mio ruolo, come voglio, per quello ho fatto tante occasioni e assist. Veramente dico grazie a lui. Certo ho questo talento, ma senza lavoro queste cose non arrivano”.
Questa statistica l’hai mandata a Lukaku e Lautaro?
“Aspetto che tornino, non vedo l'ora di giocare con loro per fare questi assist e queste occasioni. Vogliamo divertire, ma prima dobbiamo conoscere il gioco, loro devono conoscere i miei movimenti e anche io i loro. Speriamo ci divertiremo".
Come hai vissuto il momento di Eriksen?
”Io ho un grande rispetto per Eriksen, è un giocatore che mi piace molto, abbiamo lo stesso ruolo. Lo aspettiamo con un grande abbraccio, ha meritato tante cose. E' un esempio, un ragazzo molto simpatico, lo conosco tramite Kjaer, gli ho chiesto subito di quello che è successo. Speriamo di rivederlo presto".
La numero 20.
”L'ho scelta perché 10+10 fa 20. Numero di Recoba? Ho visto sui giornali, ma non ho scelto per quello. Ho sempre avuto la 10, ma qui ce l'ha Lautaro Martinez: per quello 10+10, 20".
La Nazionale vista da vicino.
”Ho già detto ai miei compagni in Turchia che sono fortissimi, hanno l'idea di creare. Un sistema forte con Mancini. Erano i miei favoriti per il torneo, ancora complimenti a loro perché hanno meritato. Ho scritto a Donnarumma, dopo che sono venuto all'Inter mi ha scritto subito Bastoni per dirmi 'Benvenuto nella nostra famiglia'. Poi ho parlato solo con Bonucci, Chiellini e Gigio".
© RIPRODUZIONE RISERVATA