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Calhanoglu, lo scudetto è un fatto personale: Inter nel destino, obiettivo rivincita

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Il centrocampista turco al suo primo anno in nerazzurro ha visto trionfare prioprio i suoi ex compagni di squadra

Fabio Alampi

L'obiettivo dichiarato dell'Inter, dopo lo scudetto perso lo scorso maggio in favore del Milan, è tornato sul tetto d'Italia e conquistare il tricolore della seconda stella. Chi ha forse qualche motivo in più di rivincita nei confronti dei cugini rossoneri è Hakan Calhanoglu, come scrive il Corriere dello Sport: "Obiettivo rivincita. Inutile nasconderlo o negarlo, la conclusione dell'ultima stagione è stata molto diversa rispetto alle aspettative con cui Calhanoglu aveva cominciato la sua avventura nerazzurra. È vero che l'opportunità di attraversare il Naviglio era nata dal guaio di Eriksen, con l'Inter che lo ha cercato e scelto come sostituto del danese, approfittando del mancato accordo sul rinnovo con il Milan. Tramite il suo agente, però, già nella primavera precedente, il centrocampista si era proposto alla società di viale Liberazione. Nella sua testa, insomma, c'era già l'idea che un trasferimento del genere sarebbe stato un passo avanti in carriera. E, non a caso, sin dal suo arrivo le dichiarazioni erano sempre state di questo tenore: con lo scudetto, come chiaro obiettivo. Alla fine, però, non è andata così. Il 22 maggio a festeggiare è stato il Milan. E Calhanoglu è stato oggetto di scherno non solo da parte dei tifosi rossoneri, ma anche di qualche ex-compagno".

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Fatto personale

"Contano i fatti. E l'unica rivincita possibile, evidentemente, è riprendersi lo scudetto. Il pensiero è comune nell'ambiente nerazzurro ed è sbocciato spontaneo il quella serata agrodolce a San Siro, dopo il fischio finale del match con la Sampdoria. Alle lacrime e alla delusione per aver visto sfumare definitivamente il traguardo si erano mischiati gli applausi e ai cori dei tifosi allo stadio. Un tributo per certi versi sorprendente, che ha acceso ancora di più il desiderio di tornare a guardare tutti da lassù. Nel caso di Calhanoglu, però, c'è qualcosa di più. È diventato pure un fatto personale. Il centrocampista di Mannheim vuole a tutti i costi cancellare l'idea di aver commesso un errore a sposare i colori nerazzurri, rinunciando a quelli rossoneri, ma anche quelle per cui il suo apporto e ruolo nel Diavolo non fosse così decisivo se, proprio dopo la sua partenza, è arrivato il titolo".

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