"C’è il fantasma di Brozo nella notte della ripartenza. Come se questa squadra proprio non potesse fare a meno di lui. La Brozo-dipendenza è certificata, specie adesso che il croato ha cominciato anche a segnare. Fosse stato disponibile, avrebbe anche indossato la fascia da capitano vista la panchina di Handanovic. E invece è toccato al vice regista marchiare la sfida più delicata dell’era Inzaghi, come in un virtuale passaggio di consegne". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport su Calhanoglu, uno dei migliori in campo e autore del gol decisivo contro il Barcellona. "Inzaghi ha dato le chiavi dell’Inter ad Hakan Calhanoglu, e per una sera San Siro è caduto ai suoi piedi: non la prima volta da quando veste il nerazzurro, probabilmente la più importante, giocando una gara tatticamente perfetta in un ruolo non suo, ma che con coraggio e qualità ha dimostrato di saper fare", commenta la Rosea.
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Calhanoglu, gol e prestazione da urlo. “Brozo-dipendenza certificata ma ieri lui…”
Doppia fase
"Una prestazione che gli è valsa il premio di man of the match dall’Uefa. La rasoiata nel recupero del primo tempo con cui scaccia l’incubo della crisi profonda assomiglia a tante altre conclusioni vincenti da fuori del passato, ma ha un valore specifico enorme per il futuro dell’Inter e forse anche del tecnico. Calha regista non è una novità assoluta: nella scorsa stagione è stata una delle tante soluzioni provate da Inzaghi in assenza di Brozo e a conti fatti anche quella che aveva dato maggior equilibrio alla squadra nelle due fasi. Laddove avevano fallito prima Vecino – un pesce fuor d’acqua davanti alla difesa – e poi Barella – il suo spostamento costringeva la squadra a perdere punti di riferimento in copertura e incursioni sulla trequarti – Calhanoglu aveva risposto presente, magari non eccellendo ma comunque riuscendo a non far rimpiangere Brozo, con ordine ed esperienza. Ma ieri ha fatto molto di più", analizza la Rosea.
Nuova ripartenza
La prestazione di Calhanoglu dà merito alla scelta di Inzaghi e può essere un punto di ripartenza per i nerazzurri: "Hakan ha alzato i giri del motore, andando anche in raddoppio ogni volta che era necessario. Ha commesso un solo errore – grossolano – in stile derby, stavolta con una palla leggermente più alta ma sempre in orizzontale, che dopo l’intercetto blaugrana poteva diventare delittuosa. E invece è andata bene. E stavolta, passato lo spavento, Calha e l’Inter non hanno più concesso nulla, dimostrando di essere vivi più che mai. Da battaglie così possono cambiare le stagioni: vincere con il Barcellona era d’obbligo per continuare a credere nel cammino europeo, ma è solo un punto di partenza. La strada è lunga, ma intanto l’Inter non ha tremato. E ora ha trovato in Calha un nuovo faro per le notti più difficili", chiosa la Rosea.
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