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Calleri: “Sì, c’è la possibilità  estero! Davvero dura lasciare il Boca. Le scelte…”

Dario Di Noi

Serata di interviste per il nome più caldo del mercato nerazzurro: Jonathan Calleri, insieme al padre, è ospite di una radio argentina, legata al club dove è cresciuto, l’All Boys. Queste tutte le sue parole a “El Hincha de All...

Serata di interviste per il nome più caldo del mercato nerazzurro: Jonathan Calleri, insieme al padre, è ospite di una radio argentina, legata al club dove è cresciuto, l’All Boys.

Queste tutte le sue parole a "El Hincha de All Boys", raccolte da FCINTER1908.it. Parole che sanno molto d'addio: "C'è la possibilità di andare a giocare all’estero. Da quando ho lasciato l’All Boys, sono molto felice al Boca. Il tweet dell’addio? Non ha a che vedere con problemi personali, dal Boca non andrei mai via in questo modo. Tevez? E’ una persona comune, con un’umiltà che forse altri non hanno. Da piccoli guardavamo le sue foto. Ho realizzato un sogno giocando questi sei mesi con lui. Boca? La gente del Boca è molto appassionata, se vai a fare jogging ci sono 100 giornalisti. Il mondo Boca è difficile quando le cose vanno male, ma quando le cose vanno bene è il miglior club del mondo. Quando ho lasciato l’All Boys sapevo che sarebbe stato molto difficile giocare nel Boca, ma credevo nelle mie capacità. Bianchi mi disse che sarei venuto per giocare, mi trasmise la mentalità dal primo momento e iniziai ad allenarmi come si doveva. E’ molto difficile andare via dal Boca, c’è tutto. Per questo si dice che è il club più grande d’Argentina e uno dei più grandi al mondo. E’ davvero difficile lasciare il club. I primi mesi non mi rendevo conto di dove stavo, per me era un gioco. In questo momento c’è la possibilità di andare all’estero, all’inizio la mia idea era restare nel club e continuare qui. Uno non vorrebbe mai andare via dal Boca, c’è un affetto, la gente è impressionante. Abbiamo il plus, che è Carlos (Tevez), è molto importante per affrontare la Copa. Assieme alla mia famiglia prenderemo la decisione corretta. Io non volevo andare via dal Boca senza vincere qualcosa: essere rimasto questi 6 mesi e vincere questi titoli è stato bellissimo. Da quando ho lasciato l’All Boys a ora, ho imparato moltissimo cose nel Boca. Un giorno tornerò all'All Boys, in prima squadra ci ho giocato solo un anno e ho un conto in sospeso. Il campionato italiano o quello inglese si adattano molto al mio gioco. Nazionale? So che devo competere con attaccanti d’elite come Dybala, Vietto, Icardi o Iturbe per essere ai giochi olimpici con la selezione argentina. Punto a continuare a lavorare e ad essere preselezionato dal Tata Martino. Futuro? Preferisco giocare che non trattare per andare in Europa e stare in panchina. Mi piacerebbe restare altri sei mesi, ci sono decisioni e scelte che non dipendono da me".