7 punti in 7 partite. Basta questo dato per evidenziare il calo dell'ultimo periodo dell'Inter. "Come quelle creature mitologiche estinte di colpo. Come la gioventù che sfiorisce sul più bello. La vecchia Inter di Inzaghi, la squadra sfrontata che non conosceva paura, semplicemente non esiste più. È sparita, evaporata, si è persa nel gorgo di un campionato che aveva in pugno e che ora scivola via. Senza quasi accorgersene, un po’ alla volta, questa squadra, dominante per mesi, è diventata timida e prigioniera delle proprie insicurezze", spiega La Gazzetta dello Sport che pone l'accento anche su Inzaghi.
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Dai cambi all’assenza di un piano B: l’Inter si ferma. “Il gesto di Inzaghi a fine partita…”
7 punti in 7 partite. Basta questo dato per evidenziare il calo dell'ultimo periodo dell'Inter: l'analisi de La Gazzetta dello Sport
Le scelte del mister
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"Tra l’ortodossia del 3-5-2 mai messo in discussione, gli approcci mollicci alle partite che si ripetono sempre uguali, la difficoltà estrema ad accendere la luce senza Brozovic e qualche cambio discutibile davanti, dopo il pari coi viola non mancano i capi di accusa a Simone. Ma il tecnico nerazzurro non ha cercato scuse e ha subito alzato la mano per riconoscere le proprie responsabilità, gesto mai scontato in questi luoghi", rimarca il quotidiano. La media punti è crollata dai 2,4 del girone d'andata all'attuale 1,4 del 2022. Contro la Fiorentina, poi, ha sorpreso il doppio cambio di Inzaghi, che ha deciso di togliere sia Lautaro che Dzeko per far spazio a Sanchez e Correa. Ma il vero tema resta l'assenza di un vero vice-Brozovic, la cui assenza si è fatta sentire anche ieri.
Tifosi
L'approccio al match contro la viola è stato troppo soft, come accaduto contro il Torino. "A volte, in certe partite sporche, forse si potrebbe immaginare una sterzata, l’uscita dal totem 3-5-2 che pare impresso nella pietra", ipotizza La Gazzetta dello Sport che chiosa così sulla reazione finale dei tifosi: "Lo stesso Inzaghi ha ammesso che non aveva abituato il pubblico di San Siro a tutto questo e qualche fischio finale lo ha confermato. Al momento è solo un brusio coperto dai cori della curva: per silenziarlo basterebbe ritrovare l’antico coraggio. Non facile, ma neanche impossibile".
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