Domani sera l'Inter se la vedrà con il Pordenone in Coppa Italia. A San Siro ci saranno più di 20mila spettatori e il tecnico Spalletti ha annunciato la presenza in campo di Padelli (mai schierato), Cancelo (47 minuti in 5 apparizioni), Dalbert (323 in 7), Ranocchia (95 in 2) e Karamoh (24 in 2). Facendo una media di impiego medio a partita in campionato, viene 6 minuti a gara, un’inezia. Ma ci saranno anche altri giocatori nell’undici di partenza che finora hanno raccolto briciole, vedi Eder, subentrando ben 13 volte, ma in campo per soli 134 minuti totali. E anche Brozovic e Joao Mario, probabili titolari fra centrocampo e trequarti (il portoghese però ieri aveva qualche linea di febbre e oggi verrà valutato dallo staff medico), hanno minutaggi - 539 il croato, 456 il portoghese - lontani da chi come Vecino e Borja Valero ha tirato la carretta in campionato. Da tutti questi giocatori - volendo c’è anche Pinamonti - Spalletti si aspetta una risposta importante con il Pordenone, una partita sulla carta scontata, ma che per i friulani, che ieri hanno sfruttato il turno di riposo nel girone B di Serie C, rappresenta quella della vita.
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Cancelo, Dalbert e Karamoh: tocca a voi. Spalletti testa i ‘nuovi’ e si aspetta risposte
Il tecnico dell'Inter vuole mettere alla prova i tre acquisti estivi nel match contro il Pordenone
Senza coppe europee, infatti, il tecnico ha avuto la possibilità di schierare con continuità quasi sempre la stessa squadra che ha dato ottime risposte, chiudendo così gli spazi alle “riserve”. Adesso l’opportunità di alzare la mano e dire mister ci sono pure io. Le luci, al di là di Padelli e Ranocchia (Miranda è squalificato, così come D’Ambrosio), saranno soprattutto sui tre nuovi acquisti che finora hanno avuto poca fortuna. Cancelo per esempio si è fatto male a inizio stagione e al rientro si è trovato davanti un D’Ambrosio formato nazionale: il portoghese, arrivato in prestito con diritto di riscatto fissato a 30 milioni difficilmente resterà nerazzurro, ma lo scarso impiego finora avuto potrebbe anche condizionare le sue scelte già a gennaio in vista del Mondiale. Dalbert, pagato 20 milioni più 8 di bonus, dopo tre prove anonime, ha perso il posto prima per il miglior Nagatomo degli ultimi anni, poi per un Santon ritrovato. Infine Karamoh: se Suning non avesse chiuso i rubinetti a metà estate, probabilmente sarebbe arrivato un ulteriore attaccante esterno e il diciannovenne francese sarebbe stato ceduto in prestito per crescere con calma. Nelle due gare in cui è subentrato - Genoa e Chievo - ha fatto vedere numeri interessanti entusiasmando i tifosi nerazzurri che l’hanno già adottato.
(Tuttosport)
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