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Cancelo e Dalbert cercano il trampolino per saltare sull’Inter. Spalletti e lo staff…

Gianni Pampinella

Il portoghese, convocato in Nazionale, e il brasiliano lavorano per rimontare su D'Ambrosio e Nagatomo

La pausa per le nazionali, per Joao Cancelo e Dalbert sarà un'occasione per entrare nei meccanismi difensivi di Luciano Spalletti. Come scrive la Gazzetta dello Sport, "il loro inserimento nel meccanismo interista procede non con la velocità che dall’esterno ci si aspettava". Il portoghese ha dovuto fare i conti con un problema muscolare patito proprio con la nazionale. Nonostante lo scarso minutaggio, il c.t. Fernando Santos ha convocato il terzino a conferma che per lui ci sono possibilità di partecipare al Mondiale in Russia. "Nell’Inter la concorrenza però è tosta. Da terzino destro c’è Danilo D’Ambrosio e davanti Antonio Candreva: due tipi da Nazionale. Per il portoghese il vantaggio è che può tornare utile nel 4-2-3-1 in due posizioni differenti. Spalletti lo conosce bene, ma in questo momento spostare l’equilibrio di una squadra che ancora non ha perso potrebbe non essere l’idea migliore. E così Cancelo lavora dal Portogallo per puntare magari a farsi notare dall’allenatore di Certaldo in vista della ripresa del campionato contro l’Atalanta. Per adesso il Cancelo italiano è solo in versione ala, sintomo di come la fase difensiva vada ancora integrata bene con il reparto".

Per quanto riguarda Dalbert, rimasto ad Appiano, la Gazzetta scrive: "A differenza di Cancelo, ha giocato decisamente di più. Tre volte anche da titolare: al Meazza contro Spal e Genoa e a Crotone. Poco, pochissimo. Se si valutano i 26 milioni spesi per acquistarlo dal Nizza (20+6 di bonus) anche troppi. Ma è corretto aspettare e dare il tempo necessario a un ragazzo che nel giro di un anno è passato dal Vitoria Guimareas al Nizza e quindi all’Inter. Se si pensa che sette anni fa arrotondava facendo il garzone e trasportando patate per Rio de Janeiro, si può anche concedergli un po’ di tempo. Che in questi giorni ad Appiano avrà anche per ripetizioni individuali con Spalletti e i collaboratori, Martusciello e Baldini in testa, i due dedicati alla fase difensiva. Saranno i giorni più noiosi per la ripetizione di pensieri e movimenti che diventeranno automatici una volta inseriti in testa. Dalbert dovrà liberarsi dell’etichetta del terzino brasiliano intento solo ad attaccare. Serviranno concentrazione e applicazione, quelle doti che Yuto Nagatomo usa per diventare più affidabile".

(Gazzetta dello Sport)