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Fabio Cannavaro, intervistato da Panorama.it, torna sulla sua avventura all'Inter, avventura finita con una discussa cessione alla Juventus, soprattutto alla luce delle intercettazioni emerse poi con Calciopoli: "Dispiace per come ci siamo lasciati con gli strascichi di Calciopoli, io conservo però ricordi positivi. Avevo ottimi rapporti con tutto lo staff e le persone che lavoravano alla Pinetina".
LA STAGIONE - "Fu una buona annata, arrivammo secondi in Campionato e in semifinale di Champions League contro il Milan, caratterizzata da un ambiente pazzesco, indimenticabile, peccato per l'eliminazione".
LA CESSIONE - "Il nuovo allenatore, Roberto Mancini, probabilmente si sentiva coperto in difesa con Materazzi e Cordoba, forse non era sicuro di me per via degli infortuni. Gabriele Oriali, con cui avevo un ottimo rapporto, mi disse: 'So che stiamo facendo una cavolata, ma ti devo vendere'. E fine dell'avventura".
RICORDO PIU' BELLO - "L'emozione delle semifinali di Champions e il gol contro la Reggina a San Siro da 30 metri".
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