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Capello: “L’Inter sarà grandissima. Zhang vuole dominare, è un comandante. Con lui…”

Marco Astori

«Quelli della mia generazione sono abituati, si giocava sempre durante le Feste».

Capello, che ricordi ha del Natale passato in ritiro?

«Un anno, giocavo nella Roma, l’appuntamento per il raduno era all’una di notte del Capodanno all’Hilton. Quella volta il mitico massaggiatore Minaccioni arrivò in ritardo prendendosi una ramanzina: aveva fatto tardi perché era usanza tirare la roba vecchia dalle finestre e le strade erano invase dai cocci. Bucò tre o quattro gomme della macchina: “Mortacci loro”, urlava per tutto l’albergo. Adesso al massimo prenderebbe un mortaretto».

Lazio-Fiorentina all’Olimpico, alle 21 del 26 dicembre. Un boxing day all’italiana che però ha fatto arrabbiare tutti. «È sbagliato l’orario, alle 21 è troppo tardi, significa uscire dallo stadio a mezzanotte, col freddo, con tante persone che il giorno dopo lavorano. Come si fa? Se si decide di giocare in un giorno festivo, bisogna anticipare, aiuterebbe la gente».

È il business...

«Vero, comandano le tv. Ma gli orari vanno studiati, e so che c’è chi lo sta facendo per trovare le migliori collocazioni non solo per la pubblicità. In Inghilterra però l’ultima partita del boxing day si gioca il pomeriggio, importante sarebbe non solo copiare ma migliorare la copiatura. Sennò fai come quelli che all’Università scrivono un libro copiando dal collega».

A ridosso di Natale c’è anche Juve-Roma, che è un po’ la sua partita. Chi vince?

«Sono tornato dalla Cina da 15 giorni, vedere tutte le partite lì è impossibile: bisognerebbe svegliarsi alle tre e mezza di notte. Sospendo il giudizio, voglio prima farmi un’idea».

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