Il 50% degli stadi aperti ai vaccinati. Questa è stata la decisione del Governo e non era già piaciuta ai club di Serie A. Figuriamoci quando hanno capito dal nuovo DPCM che in realtà la capienza per gli stadi è di poco superiore al 30%. Il decreto prevede il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Negli stadi italiani però i seggiolini sono ravvicinati. Per mantenere i tifosi a un metro l’uno dall’altro, bisognerà lasciare due posti vuoti, non uno solo.
copertina
Stadi aperti a metà, presidenti in rivolta: “Presa in giro”. E il 50% vale solo per la Juve
Il DPCM parla di un metro di distanza tra tifosi e negli impianti i seggiolini sono ravvicinati. Per distanziare tutti la capienza reale sarebbe attorno al 30%
"Questo porta a un’occupazione effettiva del 33%. Vale per San Siro, Olimpico, Franchi, San Paolo. Tra le “grandi” solo la Juventus potrà garantire il 50% della capienza grazie alle sedute più larghe dell’Allianz Stadium, non a caso l’unico moderno e costruito recentemente", spiega TuttoSport. Dunque al 50% dei tifosi presenti allo stadio durante le proprie gare casalinghe potrebbe arrivare solo la Juventus.
LEGGI ANCHE
La FIGC e la Lega Calcio hanno chiesto al Governo di rivedere la previsione del metro di distanza per arrivare in tutti gli stadi effettivamente al 50% della capienza. Gravina e Dal Pino hanno già stabilito i primi contatti. I presidenti e i rappresentanti dei club hanno visto la decisione come una presa in giro. Quello che non si riesce a capire è perché venga promossa l'importanza del vaccino se poi si continua a parlare di distanza anche nei luoghi all'aperto e nonostante da tempo sia stato abolito all'aperto, in spazi vuoti, anche l'uso della mascherina.
Il Green Pass e la vaccinazione sono sempre state considerate dalla Serie A come un mezzo per portare i tifosi allo stadio e nello stesso tempo per promuovere la somministrazione del vaccino. Per questo si parlava di capienza al 75% o addirittura al 100%.
(Fonte: TuttoSport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA