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Carboni, bivio Inter: valutazione di 35-40 mln. Soluzione alla Fabbian? Permanenza non esclusa

Andrea Della Sala Redattore 
Il talento argentino si sta mettendo in luce con la Seleccion e sta attirando ancora di più le attenzioni. L'Inter deve decidere

L'Inter dovrà decidere cosa fare con Valentin Carboni. Il giovante talento argentino rientra dal prestito al Monza è uno dei titolari della Seleccion di Scaloni e ha parecchi richieste. La dirigenza nerazzurra dovrà valutare il meglio per lui e anche per il club.

"Il 19enne figlio dell’ex Catania Ezequiel infatti ha stregato il c.t. Lionel Scaloni che lo ha tenuto nella lista definitiva dei 26 e lo ha lanciato dal 1’ nell’ultimo test, il 4-1 sul Guatemala. Certo, nel 4-3-3 di Scaloni la concorrenza tra gli esterni offensivi è spietata. Oltre all’intoccabile Messi, c’è gente come Di Maria, Nico Gonzalez e Garnacho. Però Carboni ha un’aura speciale e anche dalla panchina potrebbe trovare spazio per far cantare il suo sinistro di velluto", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"La vetrina della Coppa America per l’Inter è una manna perché non potrà che alzare una quotazione che era già sui 25-30 milioni - a gennaio la Fiorentina, respinta, ne aveva offerti 20 - con cui eventualmente (Arnautovic permettendo) puntare a un attaccante più pronto come Gudmundsson. Il rischio però sarebbe quello di vedere l’argentino esplodere altrove. Vero che l’Inter da anni deve sfruttare (anche) il vivaio per far quadrare i conti e che Ausilio era stato criticato per la cessione di Destro al Genoa nell’affare Ranocchia e per quella di Zaniolo alla Roma per arrivare a Nainggolan, ma alla fine si sono rivelate perdite indolori, visto che nessuno dei due attaccanti ha mantenuto le promesse. Carboni però è un mancino atipico, ha colpi unici, la testa sulle spalle e tanti ammiratori".

"L’Inter valuterà solo a fine Coppa America, anche in funzione delle offerte, come gestire il ragazzo. Ma si siederà a un tavolo per non meno di 35-40 milioni. L’orientamento fino a poco tempo fa, malgrado una stima che rimane enorme, era di sacrificarlo. Anche perché ragazzo ed entourage chiedono spazio e da quinta punta Valentin rischierebbe di fare tanta panchina, specie con un “conservatore” come Inzaghi che anche nella scorsa stagione ha insistito molto sui veterani. Carboni poi farebbe fatica a trovare una collocazione tattica nel 3-5-2, potendosi adattare solo da seconda punta, a meno che non si viri sul 3-4-1-2, come successo in alcuni frangenti, con Sanchez tra le linee. Tenerlo ad Appiano insomma comporterebbe il rischio di fargli perdere spazio e di conseguenza valore".


"L’ideale, al netto del mancato guadagno immediato, sarebbe trovare un’altra soluzione in prestito modello Monza o addirittura una cessione alla Fabbian, con riscatto per la controparte, ma una sorta di recompra per non perderne il controllo. Ma non mancano i vantaggi se restasse in rosa. Intanto perché come quinta punta non creerebbe problemi di lista, essendo formato nel vivaio, e in caso di emergenza darebbe un’opzione in più a Inzaghi anche in Champions. Riducendo pure l’impellenza di fare investimenti in attacco per potersi così concentrare su altri reparti. Come la si rigiri, una bella gatta da pelare", chiude Gazzetta.