L'Inter è pronta a rompere gli indugi e ad affondare il colpo per Gleison Bremer: il difensore brasiliano, primo obiettivo della dirigenza nerazzurra per rinforzare la propria retroguardia e promesso sposo interista, spinge per approdare quanto prima a Milano, e la trattativa potrebbe farsi caldissima già nei prossimi giorni. La chiave per sbloccare il tutto sembra essere l'inserimento nell'operazione di Cesare Casadei, gioiellino classe 2003, fresco campione d'Italia con la Primavera di Chivu. Un nome che mette d'accordo, per ragioni diverse, sia l'Inter che il Torino. Il problema più grande, tuttavia, riguarda la formula del suo eventuale trasferimento in granata.
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Casadei chiave per Bremer, ma l’Inter non vuole perderlo: scelta giusta, ecco perchè
L'Inter tiene duro
Il Torino apprezza e non poco il centrocampista romagnolo, unanimamente considerato uno dei migliori prospetti del calcio italiano, e accetterebbe di acquistarlo a titolo definitivo e di valutarlo anche 6-7 milioni di euro, facendo abbassare così il costo dell'operazione Bremer. Una soluzione gradita all'Inter, ma a una condizione: quella di poter inserire un diritto di recompra a cifre prestabilite, così da non perdere totalmente il controllo sul suo cartellino. I nerazzurri, infatti, credono fortemente nelle qualità di Casadei, tanto che finora avevano preso in considerazione per lui solamente l'ipotesi di una cessione in prestito. Richieste, in tal senso, sono arrivate praticamente da mezza Serie A.
Strategia giusta
Al netto delle 0 presenze tra i professionisti, l'Inter fa bene a tener duro per Casadei? Indubbiamente sì. E non solo per i numeri stratosferici dell'ultima stagione, chiusa con 17 gol complessivi con la Primavera. Cifre da attaccante più che da centrocampista, frutto di uno strapotere fisico sui pari età e su una capacità di inserimento fuori dal comune. Ma il talentuoso classe 2003 è anche molto di più: nell'ultimo anno ha segnato su calcio di punizione, su rigore, ha dimostrato di poter giocare in più ruoli, ha indossato la fascia di capitano, è migliorato nella visione di gioco e nella personalità. Un calciatore a tutto tondo, come raramente si è visto a livello di settore giovanile. Da qui a dire che sia pronto per la Serie A ce ne passa, ma è indubbio che sacrificare a cuor leggere un talento del genere sarebbe quanto meno azzardato. Così la pensa l'Inter: il precedente Nainggolan-Zaniolo è ancora troppo fresco per poter essere ignorato.
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