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—Ma il presente non è l'unico tema di riflessione. L'analisi si lega ai dialoghi proseguiti anche nell'ultimo periodo sulla costruzione di un nuovo impianto in zona San Siro. Nulla di preoccupante, però, sembra emergere. Nulla che possa far rallentare il discorso. Anzi. Scrive Repubblica: "Le vicende giudiziarie non dovrebbero al momento condizionare questo percorso, anche perché non c’è nessuna responsabilità accertata da parte delle società.
Anzi, la cessione del Meazza, a cui Palazzo Marino sta lavorando alacremente e per cui ha chiesto una valutazione all’Agenzia delle Entrate, toglierebbe parecchie castagne dal fuoco al sindaco. Sia sul presente — l’interesse pubblico della struttura e l’impatto sulla città resta, ma diventa di fatto un bene privato — sia sul futuro. Con un passaggio di proprietà davanti ad un notaio San Siro smetterebbe insomma di far tremare la politica milanese ogni volta che salta fuori una grana".
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