- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Thohir vuole l'Inter e sta cercando di prendersela tutta. Ci riuscirà sembra, ma sono ancora in dubbio i tempi e gli step con i quali accederà alle quote. Secondo quanto scrive stamattina Andrea Ramazzotti sul Corriere dello Sport, Massimo Moratti è alla svolta, deciderà da solo sul da farsi: cederà la sua squadra oppure la terrà, ma non farà il socio di minoranza.
Il presidente sta aspettando gli ultimi incontri con l'indonesiano prima di fare la scelta definitiva. Diviso tra testa e cuore, il patron interista è combattuto. "Sarebbe stato più facile se i soci cinesi avessero dato seguito ai documenti firmati un anno fa e avessero versato nelle casse nerazzurre i 55 mln di euro che servivano a ripianare e se si fossero occupati dello stadio", scrive il giornalista del CdS. Ma la China Railway si è dileguata e a bussare alle porte di Corso Vittorio Emanuele è stato il magnate asiatico.
Da una parte c'è la ragione finanziaria e quella componente della società che spinge per la cessione, dall'altra parte c'è il cuore e la famiglia che non vuole che l'Inter sia messa in vendita. Sarà Moratti in prima persona a decidere alla fine cosa ne sarà della sua storia con la Beneamata, magari non più investire i soldi che investiva un tempo, ma per i colori nerazzurri la famiglia proprietaria della Saras è sempre stata una garanzia.
Thohir non vuole entrare in società e avere la minoranza. Se prenderà adesso il 40% lo farà sapendo che al massimo in un anno sarà proprietario del club e lo farà con la garanzia di avere in alcuni ruoli suoi uomini di fiducia. Moratti non vuole restare in società in minoranza e di sicuro non lo farà se si considera con il 40-45% delle quote dovrebbe comunque ripianare i conti di tasca sua senza essere l'azionista di riferimento. Se quindi cederà la maggioranza a Thohir il distacco tra socio di maggioranza e di minoranza sarà forte: conserverebbe solo una percentuale minima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA