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L’Inter soffre ma vince grazie alle mosse tattiche e allo spietato Icardi

Francesco Parrone

Inter, notte in vetta aspettando il Napoli. Doppietta di Maurito e gol di Brozovic, un bel Cagliari si arrende

L’Inter ha vinto ancora, ha eguagliato il suo record di punti dopo 14 giornate (36 come nel 2006-07 e nel 1988-89) e almeno per una notte si è presa il primo posto solitario in classifica. Lo ha fatto, come le è successo altre volte in questa stagione, con una prestazione molto concreta e poco spettacolare. Luciano Spalletti ha sofferto parecchio complice l’ottimo primo tempo del Cagliari, ma ancora una volta ha potuto esultare anche grazie alle sue mosse tattiche, decisive nei momenti chiave.

In Sardegna però la scena se l’è presa Mauro Icardi, autore di un’altra doppietta, la quinta stagionale (più la tripletta nel derby) e adesso capocannoniere insieme a Immobile con 15 centri sui 28 complessivi della squadra. Secondo il Corriere dello Sport il bomber argentino è spietato e sta trascinando l’Inter dove nessuno avrebbe immaginato lo scorso luglio, quando molte cose erano da ricostruire. Rispetto al 2016-17 i nerazzurri hanno 15 punti in più e soprattutto hanno lanciato un altro messaggio alla concorrenza: oggi Sarri dovrà battere l’Udinese per tornare primo, ma indipendentemente dal risultato degli azzurri l’Inter ha confermato che può lottare per lo scudetto fino alla fine. Anche se ha una qualità inferiore rispetto al Napoli e alla Juventus, il tecnico di Certaldo ha trasformato la sua squadra nel modo di stare in campo, ma soprattutto nella testa e la formazione impacciata della passata stagione ha lasciato spazio a un gruppo tosto, convinto ed estremamente solido. Contro un Cagliari che era reduce da due vittorie consecutive, la fluidità e la costruzione della manovra non sono state eccezionali, però l'Inter (ancora imbattuta) è comunque passata affidandosi alla concretezza e alle giocate dei suoi top player (Candreva, Perisic e soprattutto Icardi). Come generalmente succede solo a chi è destinato ad andare lontano.A onor del vero va detto che il risultato del primo tempo è stato bugiardo: i nerazzurri sono rientrati negli spogliatoi avanti di una rete grazie a Icardi, ma il Cagliari, che ha giocato probabilmente i migliori 45' della stagione, non avrebbe meritato di andare sotto perché ha iniziato con intensità, ha trovato il coraggio di andare a pressare alto e ha concluso in porta molto più degli avversari (10 tiri a 2 all’intervallo). Icardi e compagni hanno faticato parecchio a sviluppare l’azione da dietro perché hanno fatto poco movimento. Spalletti ha urlato cercando di provocare una reazione che è arrivata solo quando l’ex allenatore della Roma è passato al 3-5-1-1 con Perisic dietro a Icardi, Vecino e Borja Valero mezzali e D’Ambrosio nella linea a tre dietro. I sardi fino a quel momento avevano preso d’infilata gli ospiti allargando il gioco sugli esterni (soprattutto a destra sul bravissimo Faragò) e facendo male con gli inserimenti di Barella, obiettivo di mercato del ds Ausilio per la prossima stagione. Il centrocampista ha messo in crisi Gagliardini, ribaltando l’azione e dando qualità con le sue giocate. L’Inter però di qualità globale ne ha di più e quando i nerazzurri hanno trovato le giuste spaziature sul campo con il nuovo modulo, su un cross tagliato di Candreva e una sponda di Perisic, Icardi ha lasciato il suo marchio sul match: 1-0 con la prima e unica conclusione nello specchio dei primi 45'.

A inizio ripresa Spalletti è tornato al 4-2-3-1, ma dopo 8’ ha perso Vecino, ko per un risentimento ai flessori. Il colpo di sfortuna si è trasformato in un colpo di... fortuna perché il tecnico ha pescato in panchina Brozovic e il croato, su assist di Candreva, 2’ dopo il suo ingresso ha firmato il 2-0. Per il Cagliari è stato un duro colpo, ma grazie alla bravura di Faragò e Barella i sardi hanno trovato la forza per segnare con Pavoletti il 2-1. L’Inter a quel punto ha avuto il merito di non sbandare: ha continuato a tenere il pallone (62% di possesso nei secondi 45’) e ha trovato il 3-1 su un errore di Rafael, con la difesa rossoblù che ha permesso a Icardi di realizzare un’altra doppietta. E’ stato Maurito a lanciare l’Inter di nuovo in vetta. Sognare non è più vietato.

(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 26/11/17)