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Centrocampo Inter, un viavai da stazione di treni: tra surrogati e cessioni da evitare

Il centrocampo, zona nevralgica dal punto di vista tecnico-tattico, quest’anno all’Inter non ha mai trovato un equilibrio definitivo. Tra esperimenti, prove, cambiamenti e giocatori in ruoli non conformi alle loro caratteristiche la...

Lorenzo Roca

Il centrocampo, zona nevralgica dal punto di vista tecnico-tattico, quest'anno all'Inter non ha mai trovato un equilibrio definitivo. Tra esperimenti, prove, cambiamenti e giocatori in ruoli non conformi alle loro caratteristiche la mediana nerazzurra ha faticato moltissimo sia nel filtro che nella costruzione del gioco. Pertanto il mercato interista dovrà riassemblare un reparto che sia credibile e soprattutto di rendimento costante e quantomeno sufficiente nella prossima stagione.

La pietra angolare poteva e sembrava essere Yayà Touré, ivoriano dallo stipendio da emiro, che, a oggi, pare aver preferito prolungare il suo soggiorno a Manchester piuttosto che intraprendere una nuova avventura a Milano. Come suo surrogato principe Mancini ha individuato Geoffrey Kondogbia, muscolare giocatore del Monaco che rispetto a Tourè ha quasi 10 anni in meno. Il costo è alto, i monegaschi chiedono 35, lui andrà via per 30, forse anche meno. Negli ultimi giorni il Milan si è prepotentemente inserito e sembra in vantaggio, ma i nerazzurri proveranno a rialzare l'offerta iniziale che ammontava a 25 milioni.

Il surrogato del surrogato Kondogbia potrebbe essere invece il nativo belga con il nome da regista di film d'avanguardia: Giannelli Imbula. Il Marsiglia, in acque decisamente più perigliose dal punto di vista finanziario rispetto ai vicini del Monaco, deve vendere e Imbula è il pezzo più pregiato. Qui la richiesta è di 25 milioni ma a 20 l'affare si farà. Oltre all'Inter, tanto per cambiare il Milan che sembra fare mercato speculare a quello nerazzurro, e il Valencia che pare avere il massimo gradimento del giocatore per via di quella cosa chiamata Champions League che anche per quest'anno non vedrà il nerazzurro sui campi.

Un altro nome, meno misterioso dei summenzionati è quello di Thiago Motta, un cavallo di ritorno che però sembra destinato a non rivestire la maglia dell'Inter, resterà al Psg o tuttalpiù sposterà le sue terga italo-brasiliane per i 4,5 milioni di euro annui che l'Atletico è disposto a garantirgli. Un altro cavallo di semi-ritorno (in quanto ex bianconero) è Felipe Melo, a oggi ipotesi definibile di riserva, ma anche per lui c'è concorrenza, lo chiede infatti il Siviglia. Buone nuove in uscita, arriveranno circa 16 milioni per Mbaye e Alvarez, anche Obi e Kuzmanovic sono sul treno per Yuma, e non è da escludere una possibile partenza di Guarìn. Anche se l'acquisto più bello sarebbe quello di non svendere Mateo Kovacic a un Liverpool qualunque e costruire, davvero, una squadra degna di questo nome intorno alla sua persona.