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Il tema della possibile cessione del pacchetto di maggioranza dell'Inter nei prossimi mesi è tornato, in queste settimane, di tremenda attualità. Con la nomina di Raine Group come secondo advisor, infatti, Suning ha dato un segnale chiaro sul suo orientamento riguardo l'eventuale disimpegno dal club nerazzurro. La situazione resta seria e, sebbene Steven Zhang continui a preferire la soluzione della ricerca di un socio di minoranza, la cessione del controllo della società è ora lo scenario più probabile. FCInter1908.it ne ha parlato con Carlo Festa, giornalista de Il Sole 24 Ore. Ecco le sue parole.
Steven Zhang spera che si possa trovare un partner di minoranza, con il quale gestire il club. Ma per una società di calcio è piuttosto difficile trovare un socio di minoranza, in quanto è un business in cui comanda il socio di controllo e non c'è molto spazio per le minoranza. Dunque, la ritengo una possibilità piuttosto remota. L'alternativa, ed è su questo fronte che stanno lavorando i consulenti finanziari, ovvero Goldman Sachs e Raines Group, è trovare un nuovo socio di maggioranza. Raine Group, in particolare, ha una fama abbastanza importante nel settore calcio, collegata alla ricerca di nuovi azionisti. Nelle operazioni precedenti, infatti, ha trovato dei compratori. Il fatto che sia stata scelta è un segnale importante e deciso verso la scelta di cedere il controllo dell'Inter.
Dipende da quanto Zhang metterà in alto l'asticella, ovvero da che prezzo ha in mente per l'Inter. Più alto è, più difficile sarà trovare un compratore. Molto dipenderà dalle offerte. Un anno e mezzo fa, BC Partners aveva offerto 700 milioni per l'Inter. Da allora, non è che la situazione sia migliorata poi così tanto. C'è un passivo di bilancio minore, ma la situazione è sempre abbastanza pesante in termini di numeri, sia per il club, sia per i debiti che gravano sull'Inter e sulla holding della famiglia Zhang, e qui torniamo al prestito di Oaktree. Il compratore dovrà, dunque, mettere anche mano al bilancio, probabilmente con un aumento di capitale. Diventa così una manovra economica molto importante. Gli investitori nel calcio sono sempre molto attenti ai numeri. Ci dovrà dunque essere un'intesa tra domanda e offerta. La richiesta di Zhang non potrà essere troppo elevata proprio per questi motivi.
Dato tutto questo, i tempi non saranno gioco forza troppo brevi. Probabilmente ci vorranno parecchi mesi. Poi, non è detto nemmeno che Zhang venda. Se le offerte non saranno secondo le sue attese, Zhang potrebbe decidere di andare a scadenza, provando a rifinanziare il prestito di Oaktree. Cosa significa? Zhang potrebbe trovare un altro gruppo finanziario che rifinanzierebbe nuovamente il debito con un'altra scadenza. Il problema, in questi casi, è che nell'attuale situazione dei mercati finanziari il costo del debito è aumentato del 50%, e quindi ci sarebbero degli interessi ancora più alti di quelli dovuti a Oaktree. Diventerebbe dunque un'operazione molto molto pesante. Bene chiarire, però, che questo non è un debito diretto sull'Inter, ma sulla famiglia Zhang. Direttamente, l'Inter come debito ha solo un bond da 400 milioni di euro.
Credo sia una cifra corretta, nell'attuale situazione dei club di prima fascia come l'Inter. E' più o meno la valutazione che ha avuto il Milan, dunque corretta. E' una somma che non permetterà a Zhang di guadagnare, rispetto a quanto investito nel club. Se gli va bene, gli Zhang ne usciranno a zero, alla pari. Ma, se dovesse andare male, la proprietà potrebbe anche perderci qualcosa. Per me, Zhang vorrebbe anche qualcosa in più, ma è difficile che la ottenga, visto che, più o meno, la valutazione dell'Inter e quella del Milan si equivalgono.
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