Ancora nessuna novità per quanto riguarda il futuro societario dell'Inter: nonostante le continue voci di cessione e la contestazione dei tifosi, la famiglia Zhang rimane saldamente al timone del club, e non intende accettare offerte lontane dalle proprie richieste. Tuttosport prova a fare il punto della situazione, senza scartare l'ipotesi di un passaggio di mano non totale:
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Inter, non decolla la cessione del club: Zhang, l’idea di un socio non tramonta
"Da una parte l'idea di trovare un socio solido, a cui cedere solo una quota di minoranza dell'Inter, per immettere liquidità nel club e poter ripagare così il prestito di Oaktree (con Goldman Sachs che su mandato di Zhang continua a lavorare alacremente alla ricerca di potenziali investitori). Dall'altra anche la consapevolezza di passare totalmente la mano, qualora dovesse pervenire un'offerta ritenuta congrua".
La cessione non decolla
"Ma cosa frena l'evoluzione degli eventi? Una valutazione particolarmente importante, che scoraggia possibili nuovi compratori. E delle criticità esterne che per forza di cosa rallentano ogni tipo di operazione. Di fatto la società nerazzurra ha un cartellino con un prezzo molto oneroso: 1.2 miliardi di euro. Una stima che sicuramente prende spunto dalla recente vendita del Milan (che però deriva da un accordo tra Elliott e RedBird che favorisce la continuità, col venditore che ha prestato denaro al compratore) e che evidentemente non anima ingenti investimenti, specie se non possiedi un tuo stadio di proprietà".
Altri problemi
"Poi ecco le vicissitudini extra Inter della proprietà che di rimando potrebbero rallentare ulteriormente le suddette trattive. Secondo le fonti di Milano Finanza, infatti, una serie di banche cinesi, guidate dalle China Construction Bank, vogliono attaccare parte del patrimonio personale di Steven Zhang per recuperare i 250 milioni di prestiti non restituiti e l'obbligazione stipulata proprio dalla China Construction Bank con la Great Matrix Ltd, una società controllata da Zhang (nel frattempo attaccato apertamente dalla Curva Nord). Così è stata presentata un'istanza al Tribunale di Milano per annullare la direttiva del cda dell'Inter dove si stabilisce che il numero uno nerazzurro non recepisca compensi. Il prossimo 8 marzo l'udienza decreterà chi ha ragione e chi ha torto".
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