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Chadwick: “Suning deve dimostrare a Pechino che l’Inter serve alla Cina. Ma c’è un’altra strada”

Redazione1908

Sim Chadwick, professore all'Università di Salford, si è espresso sul futuro dell'Inter nelle mani di Suning

L'Inter ha una proprietà facoltosa, che dispone di liquidità praticamente illimitata ma si muove in un ambito, quello cinese, fortemente controllato dall'apparato governativo. Già in estate, Suning è stata frenata nei suoi investimenti dalle direttive del governo di Pechino, che ha inserito il calcio tra i settori a investimenti limitati.

Come poter investire massicciamente sull'Inter con questo freno a mano tirato? La risposta prova a fornirla, alla BBC, il professor Simon Chadwick, specialista di business sportivo all'Università di Salford ed esperto di questioni cinesi: "Quello che ci si aspetta, in Cina, da Suning è che generi un guadagno economico per lo stato cinese. Deve dimostrare che gli investimenti nell'Inter hanno una ricaduta in patria, deve rimpatriare quei fondi. Altrimenti, Suning deve iniziare ad avviare connessioni dentro la città di Milano, sia per quanto riguarda il commercio che i progetti infrastrutturali. E in questo anche il Milan è particolarmente importante. Se vuoi fare qualcosa in Italia, sicuramente Silvio Berlusconi sa a chi devi rivolgerti. Per questo, i cinesi che hanno comprato il Milan non hanno comprato solo un club di calcio. Hanno comprato l'accesso al cuore economico e politico italiano".