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I tre ‘no’ dell’Ajax, l’avvocato come piano B e i Mondiali: Inter, chi è Mazraoui

Alessandro De Felice

La storia e le curiosità sul nuovo obiettivo dei nerazzurri: può arrivare in caso di addio di Denzel Dumfries

Mai mollare, ma con un’alternativa sempre a portata di mano. Per Noussair Mazraoui l’esempio di papà Moustafa è sempre stato un mantra. Lui decise di lasciare il Marocco dopo il matrimonio per garantire un futuro più solido alla propria famiglia e trasferirsi a Leiderdorp, piccolo sobborgo a mezzora di strada da Amsterdam.

Noussair ha sommato quelle convinzioni ai sogno e il talento per quello che è diventato un mix vincente. Mazraoui ha partecipato alla cavalcata storica della nazionale del Marocco ai Mondiali in Qatar fino alla semifinale, una delle vette più alte di una carriera ricca di soddisfazioni.

L’esordio con l’Ajax, la squadra del cuore, prima della chiamata del Bayern Monaco, una proposta che non si può proprio rifiutare.

Il percorso del marocchino, obiettivo di mercato dell’Inter, non è stato semplice.

“Ha un piede raffinato e una sorprendete velocità, peccato sia troppo basso ed esile” gli dicevano quando aveva sette anni. Parole che ha ascoltato ben tre volte in occasione dei provini nell’accademia dell’Ajax.

Tre tentativi, dai sei agli otto anni. Tutti respinti. "Ma Noussair non voleva sentire ragioni: "Giocherò nell'Ajax", ripeteva sempre al padre. "Voglio indossare quella maglia e prima o poi ci riuscirò” racconta La Gazzetta dello Sport.

La caparbietà di Noussair viene premiata.  "Il ragazzo dovrà mettere su ancora un bel po' di muscoli, ma un talento così non va sprecato” disse il responsabile del settore giovanile dell’Ajax alla famiglia Mazraoui con tanto di maglia corredata dalla prima convocazione per gli allenamenti.

E il piano B? "Se non fossi riuscito a diventare un calciatore professionista - confessò dopo il debutto in prima squadra nel 2018 - avrei sicuramente studiato legge per fare l’avvocato".

Poi l’ascesa fino al Bayern Monaco e i Mondiali in Qatar, con i mezzo nel 2019 il premio di miglior talento dell’Eredivisie, il campionato olandese.

Un percorso che lo ha portato a finire nel mirino dei top club europei a pochi mesi dall’esordio in prima squadra dell’Ajax. A battere la concorrenza il Bayern Monaco con l’affare a parametro zero e un contratto da otto milioni di euro lordi a stagione.

Ora ci pensa l’Inter, come rivela la Rosea:

“L'Inter lo segue con attenzione da tre anni e, dopo Milan e Napoli, ci sta facendo un pensierino in caso di offerte succulente per Dumfries nell'ordine dei 60 milioni. I dirigenti nerazzurri sono convinti possa essere il sostituto ideale dell'olandese per caratteristiche tecniche e tattiche, senza tralasciare il fatto che Mazraoui sarebbe in grado di giocare anche a sinistra, sia da terzino che da esterno alto”.

E le passioni? Sono poche le "distrazioni": i viaggi e per il nuoto, sport a cui si avvicinò da piccolo per stimolare uno sviluppo fisico che tardava a concretizzarsi.

Un investimento importante dal punto di vista economico e tecnico che i nerazzurri potrebbero fare in caso di addio dell’olandese. L’Inter potrebbe andare sul sicuro e puntare sul marocchino, uno dei migliori nel suo ruolo nell’intero panorama europeo e internazionale.