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La definizione malato di calcio per Antonio Conte è un'equazione che mette d'accordo praticamente tutti i suoi giocatori. Anche Giorgio Chiellini, che nel suo libro lo inserisce tra i suoi maestri più importanti, ribadisce come nessuno ti coinvolga più di lui. "Antonio riesce a creare realtà parallele". Quasi tossiche, dalle quali diventa difficile riprendersi tanto è il grado di coinvolgimento che Antonio riesce a creare. "Gli perdono di essere all'Inter solo perché lo conosco, gli voglio bene e so che l'ha fatto da serio professionista. Sono sicuro però che qualche dubbio la sera gli verrà, e che quando guarda lo stemma dell'Inter sulla giacca ci resta un po' così... Dopo di che, resto dell'idea che la Juve sia più forte dell'Inter, anche se non sempre la squadra più forte vince. Vince quella più costante".
Sull'epurazione di giugno all'Inter: "Conte ti coinvolge come nessuno, ti manda contro tutto e contro tutti. Rende la sua squadra pronta a qualunque cosa, o sei con lui o sei contro di lui, e se sei contro te ne vai. Anche da noi andarono via in tanti, idem quest'anno all'Inter: Antonio arriva e fa piazza pulita. La società nerazzurra aveva già deciso di non puntare su Icardi e Nainggolan, ma Perisic era a disposizione, si vede che Conte l'ha soppesato in ritiro e poi ha deciso che non serviva. Alla Juve, il primo anno, Ziegler non ha neppure finito il ritiro, Melo e Amauri sono durati due giorni".
Al massimo:"Tutto con Antonio, è sempre spinto al massimo: se non vivi di passione, con lui non puoi andare d'accordo. La forza che sa trasmettere alla squadra è qualcosa di automatico: guardate cosa è successo all'Inter da quando è arrivato lui. Gli sono bastate poche settimane di lavoro in estate, ed ecco che la sua squadra ha iniziato a vincere a ripetizione".
(Fonte: FCINTER1908)
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