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Cirillo: “Gioia Inter, Blanc che persona. Materazzi e il pugno? Andò così. Ma ora con lui…”

Redazione1908

Bruno Cirillo, ex difensore dell'Inter, si è raccontato in una lunga intervista a Calcio 2000

Bruno Cirillo, ex difensore dell'Inter, si è raccontato in una lunga intervista a Calcio 2000, un'intervista durante la quale è tornato anche sullo scontro avuto con Marco Materazzi, che gli rifilò un pugno nel tunnel:

IL PERIODO ALL'INTER - “Sensazioni? Scondo te? Ho toccato il cielo con un dito. Una gioia indescrivibile. Devo dire però che, se ci arrivavo dopo, forse era meglio. Tra l'altro quella non fu un'annata buona per l'Inter (5° in campionato con 51 punti, qualificata in Coppa Uefa ndr.) C'erano grandi giocatori: Ronaldo, Seedorf, Recoba, Pirlo, Zanetti, Vieri. Allenatore Lippi. Devo continuare? Capirà che per i giovani non era facile affermarsi”

Nessuna nota positiva?

“Come no? Ho conosciuto compagni che poi sono diventati grandi amici, come Michele Serena e Laurent Blanc. Soprattutto Blanc è stato un campione straordinario. Forse perché era un ex del Napoli, ma tra di noi si instaurò da subito un'intesa fantastica. Blanc ogni fine allenamento mi teneva 25-30 minuti con lui a fare tecnica individuale. Mi ha insegnato tantissimo. Non mi sorprende che dopo abbia fatto l'allenatore a grandi livelli”.

LO SCONTRO CON MATERAZZI -  “Mi spiace che i due anni di Siena vengano ricordati solo per l'episodio con Materazzi. Furono due anni spettacolari, giocai da centrale e terzino destro. Da quel momento fui apprezzato anche all'estero”.

Scusa se insistiamo... come andò realmente con Materazzi?

“Allora... Lui era a bordo campo perché squalificato, io marcavo Kily Gonzales. Diceva all'argentino di puntarmi perché ero scarso ed ero in difficoltà. Un comportamento antisportivo del quale gli chiesi conto a fine partita. Lui mi stava aspettando nel tunnel e, mentre avevo le mani nelle tasche del giubbino, mi sferrò un pugno in pieno volto. Mi ruppe il labbro, anche perché aveva 4-5 anelli...”

Domanda secca: ti sei mai pentito di essere andato davanti alle telecamere a mostrare il labbro ferito? Sembrò una scena un po' plateale...

“No, fu tutto spontaneo. In quel momento ero la vittima, adrenalina a mille, certi atteggiamenti vanno denunciati e sopratutto evitati”.

Poi tutto finì a tarallucci e vino...

“Si, nella sede della Gazzetta dello Sport. Mi chiese scusa, penso fosse sincero. Poi Materazzi l'ho rincontrato in India, nel 2014, quando giocavo nel Pune City. Anche lì ci siamo salutati cordialmente... Incidente chiuso”.