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Luca Maggiani, l'assistente al centro delle polemiche sul gol regolare ingiustamente annullato al Catania domenica pomeriggio, era per i più un perfetto sconosciuto. Molto più noto il nome di Rizzoli, arbitro internazionale. Nella giornata di ieri molto si è detto su quel famoso profilo Facebook attribuito a Maggiani e sul fatto che fosse un fake o addirittura una fan-page (da quando gli assistenti hanno dei fans?). Poi quello stemma della Juve presente nella notte e fatto sparire al mattino, poco dopo che un Pulvirenti ancora piuttosto agitato aveva invitato i giornalisti a cercare Maggiani su FB. In serata il giallo si è infittito perchè nella pagina incriminata si faceva riferimento a Raggio verde, una società digiardinaggio della quale, casualità il Maggiani risulta amministratore delegato. L'AIA nella giornata di ieri aveva smentito tutto, farà chiarezza anche su quest'ultimo risvolto piuttosto grave?
Dicevamo che Maggiani non era certo un nome conosciutissimo prima di domenica, anche se da qualche parte era già stato nominato. Grazie ad una segnalazione arrivataci tramite il blog dei Bauscia Cafe lo ritroviamo a pagina 173 di un libro piuttosto interessante per la tematica. Si tratta di "Calciopoli, la vera storia" di Giuseppe Narducci. Nel capitolo "L'influenza sulle carriere arbitrali e sul sistema televisivo" si parla di arbitri e assistenti amici che Moggi era solito far difendere dai giornalisti in caso di errori clamorosi nei famosi processi e moviole televisivi e troviamo questo interessante paragrafo, che vi riportiamo.
"...è possibile stilare un elenco - seppur parziale- di "amici" (di Moggi): Pieri, Dondarini, Paparesta, Bertini, Racalbuto, Maggiani, Mitro, Cennicola, Consolo." Maggiani? Quel Maggiani? Saranno coincidenze.
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