Dopo il recente deludente cammino in campionato, l'Inter è risorta in Portogallo. La vittoria in casa del Benfica è stata netta e meritata e può sicuramente dare slancio in campionato. È stata sicuramente la vittoria del gruppo, giocatori, allenatore e società. Il club è stato vicino alla squadra e ha dato fiducia al tecnico.
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Fiducia in tecnico e squadra, l’Inter è rinata in Europa. Club compatto, lavoro top di Marotta
"Lo stato maggiore al completo vicino all’erba mitica del Da Luz, festante all’inizio del mini-tunnel fuori dal campo. Il presidente Zhang, il vicepresidente Zanetti, l’a.d. Marotta, il d.s. Ausilio e il suo vice Baccin aspettavano trepidanti il ritorno negli spogliatoi dell’Inter europea, creatura evidentemente diversa dall’Inter italiana. Cercavano tutti, giocatori e allenatore, per abbracciarli uno a uno con un calore rinnovato che ha sciolto ogni residuo di gelo. Una scena potente, il miglior modo per dare forma plastica alla parolina scelta dal tecnico come manifesto della possibile rinascita: “insieme”.
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E insieme la società e il gruppo squadra sono stati per davvero negli ultimi giorni, come mai nell’ultimo tortuoso tratto di strada. Se qualche segno di scollamento era evidente in precedenza, dopo il pari di Salerno si è messa al lavoro l’unità di soccorso. L’ambiente andava compattato dall’alto, servivano parole concilianti ma nette per rasserenare e motivare al tempo stesso. Sono partite in primis da Marotta e Zhang per “accarezzare” e pungolare sia Inzaghi che la squadra", racconta La Gazzetta dello Sport.
"Si è puntato su un continuo dialogo e su un reciproco scambio di opinioni ad Appiano nei tre giorni che hanno separato Salerno e Lisbona. Di fatto, la dirigenza ha ribadito di avere ancora fiducia per il finale di questa strampalata stagione. Se da un lato si è soffiato fortissimo sulle brucianti motivazioni europee, dall’altro si è però convenuto sulla necessità di un immediato cambio di rotta in campionato, dove l’ingresso tra le prime 4 non è negoziabile. Ha contato una sottile opera diplomatica guidata da Marotta, ma prima del volo verso Lisbona anche lo stesso Zhang ha chiesto una reazione d’orgoglio.
Adesso Steven vede davvero vicina una vetta da vertigine. Il G4 europeo nobiliterebbe la sua presidenza e porterebbe altro denaro fresco, inatteso, per evitare scossoni traumatici d’estate. Il viaggio notturno di ritorno, ad esempio, non è stato accompagnato da balli e musica come per altre vittorie, ma solo da chiacchierate su Rafa Silva e Gonçalo Ramos. Come richiesto dall’alto, contro il Monza l’Inter europea dovrà fondersi con l’Inter italiana. Una volta per tutte", spiega Gazzetta.
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