- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Alla ricerca della giusta formula, della carta vincente che sparigli il tavolo: ci staranno pensando a lungo sia Roberto Mancini che Massimiliano Allegri, perché Inter-Juventus è già iniziata da parecchio tempo.
La squadra nerazzurra lavora per ritrovare certezze, le stesse che aveva acquisito nelle prime cinque partite di campionato e che di colpo sembra aver smarrito dopo le gare contro Fiorentina e Sampdoria. Chi è veramente l’Inter? La risposta deriverà probabilmente dal match di domenica sera ed è proprio per questo motivo che inter-Juve assume un significato ancora più importante. Non solo per i nerazzurri sia chiaro, perché da parte sua anche Allegri avrà da convincere la propria gente, delusa da un avvio di campionato a dir poco inaspettato.
Tanti i dubbi di formazione per Roberto Mancini, che però può sorridere per aver ritrovato Stevan Jovetic. Il montenegrino ha recuperato dall’infortunio al bicipite femorale della coscia sinistra e prenota una maglia da titolare per la partita di domenica sera. L’ex City ha risolto la grana muscolare ma è ancora alla ricerca della migliore condizione atletica, gli allenamenti degli ultimi giorni lo hanno mostrato appesantito, lontano dalla forma che stava lentamente acquisendo in avvio di campionato. Mancini valuta con attenzione tutti i fattori, ma sa di non poter fare a meno di Jo-Jo, già pedina indispensabile per il gioco dell’intera squadra. Non è un caso se contro Fiorentina e Samp, le gare in cui il montenegrino è mancato, il peso offensivo dei nerazzurri sia risultato nettamente inferiore, privo di imprevedibilità.
Senza Jovetic sul rettangolo di gioco, anche Icardi sembra molto più solo, l’attaccante argentino patisce l’assenza dell’ex City, fonte di ispirazione e continua sorgente di idee verso la porta avversaria. Col montenegrino accanto, l’ex Samp offre la continua sensazione di poter colpire da un momento all’altro. Ecco perché la stanchezza di Jovetic può passare in secondo piano, anche perché in partite speciali si fa ricorso ad improbabili riserve d’energia ed è proprio su quelle che punta il tecnico jesino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA