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Conte: “Lautaro? Voci solo sull’Inter. Troppi infortuni. Var a chiamata? No perché…”

Le parole del tecnico nerazzurro

Marco Astori

Lazio-Inter di domani sera sarà uno snodo cruciale per la stagione dei nerazzurri: in caso di vittoria, la squadra di Antonio Conte staccherebbe quella di Simone Inzaghi in classifica e rimarrebbe prepotentemente sulla scia della Juventus. Il tecnico nerazzurro presenterà oggi la gara al Suning Training Centre di Appiano Gentile in conferenza stampa: segui su FcInter1908 la diretta testuale e tutte le dichiarazioni di Conte.

Che partita ti aspetti?

E' una partita ad alto indice di difficoltà. Stiamo parlando di una realtà consolidata del campionato italiano: l'anno scorso ha vinto la Coppa Italia e poi la Supercoppa. Si stanno imponendo a livello di trofei e sono cresciuti mantenendo i più forti e aggiungendo. Non ultimo c'è l'ottimo lavoro di Inzaghi, che è da tanti anni alla guida: c'è stato uno sviluppo del suo lavoro.

E' partita scudetto?

E' una partita tra due outsider del campionato italiano. Questa è la definizione migliore.

Eriksen a che punto è?

Sta lavorando con noi, sta capendo che situazioni vogliamo da parte sua: ho fatto una cosa mai fatta, ovvero farlo giocare subito. Con l'Udinese qualcuno ha parlato di una prestazione non buona e non dentro la squadra: era normale, l'ho forzato. C'è la possibilità di lavorare, quello che ho fatto con lui è la cosa migliore: ha potuto incidere quando è entrato. Lo vedremo dall'inizio nelle prossime gare quando lo riterrò opportuno.

Il Var a chiamata?

Non mi piace perché io non devo chiamare nessuno. Se c'è una situazione che è chiara, cosa devo chiamare? Devono vederla loro. Abbiamo già tanti pensieri, dobbiamo chiamare pure il Var: chi sta li cosa fa? Quando mostrano le immagini sono chiare per decidere uniformemente al 95%: la trovo una cosa non utile. Ci sono le immagini, stai lì.

Che errori non dovete fare?

Il derby e il Napoli sono due partite diverse: col Milan si è giocato a tutto campo e a viso aperto, una partita spettacolare. Col Napoli è stata una partita con una squadra che ha attuato una strategia difensiva ottenendo un buon risultato. Le partite per essere spettacolari bisogna essere in due. Col Napoli abbiamo creato, poi le nostre decisioni non sono state ottimali: abbiamo analizzato entrambe le gare, pro e contro. Ora è un'altra partita contro una Lazio molto forte. E' una squadra più avanti nei lavori rispetto a noi. Costruiscono anno per anno una squadra sempre più forte: va merito ad Inzaghi, presidente e Tare.

Le voci su Lautaro in Spagna?

Nonostante la giovane età, lui ha abbastanza la testa sulle spalle per capire che le voci di mercato contano pochissimo. Vedo che spesso e volentieri finito il mercato si parlava già del mercato futuro, di giocatori che potevano essere venduti e acquistati: l'Inter si presta molto alle vicende di mercato. Altre sono molto più abbottonate, non ci sono molte notizie in periodi come questo. I giocatori sono concentrati, sanno che quello che fanno in campo sono le cose importanti: il chiacchiericcio conta zero.

Ti piacerebbe un periodo lungo come quello di Inzaghi?

Vincere non è semplice, soprattutto in Italia: in questi ultimi anni solo una squadra ha vinto. In Francia hai a che fare col PSG, in Germania col Bayern. In Italia vincere non è semplice: onore alla Lazio per ciò che ha vinto, però hanno lavorato e costruito, non hanno venduto giocatori che hanno valutazioni importanti e hanno aggiunto ogni anno lavorando molto bene. Il lavoro e la programmazione sono importanti, così come la pazienza: bisogna avere pazienza e lavorare se si è capaci e continuare a crescere.

La tua posizione e quella dell'Inter sui giudizi arbitrali?

Ci sono difficoltà, sono oggettive: ci sono state situazioni che lasciano perplessità. Noi dobbiamo avere la voglia di credere sempre che ci sia buona fede: questo è alla base di tutto. Quando non pensiamo questo, è giusto alzarsi e andare via. La malafede non puoi accettarla. C'è l'errore, ce ne sono stati importanti anche in passato: ci auguriamo che ce ne siano sempre meno, a favore e contro.

Domani sarà come il derby o come il Napoli?

La Lazio viene da partite giocate come prove di forza evidenti: se la giocheranno come noi. Ci sarà una strategia da parte di entrambe, cercheremo di esaltare i difetti e limitare i pregi. Vogliamo entrambi vincere e quindi sarà una partita che si giocherà, che vinca il migliore.

C'era la necessità di prendere un altro portiere?

Su Handanovic non parlo, vi indirizzo verso i dottori: è giusto che sia lui ad esprimersi e a dire cose più dettagliate. E' una stagione strana, siamo a 6-7 infortuni traumatici: è difficile riscontrare questi numeri in una stagione, di solito sono muscolari. Speriamo di avere tutti a disposizione perché è importante: abbiamo tante partite, sarà importante avere tutti.

Quanto saranno importanti gli esterni domani?

Le corsie esterne sono importanti, soprattutto quando incontri squadre a specchio. Anche la Lazio utilizza due attaccanti come noi, poi hanno Milinkovic che è molto fisico e che si inserisce. Mi auguro sia una bella gara con le squadre che se la giocano per cercare di superarsi.

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