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Spalletti: “Vincere deve essere la normalità per l’Inter. Icardi è un falco, in allenamento…”

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Inter ha parlato al termine della sfida contro l'Atalanta

Dopo la pausa per le Nazionali, l'Inter riprende il cammino in campionato battendo 2-0 l'Atalanta grazie a una doppietta di Icardi. Al termine della sfida il tecnico dei nerazzurri, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa ai giornalisti (tra cui l'inviato di FCINTER1908):

Aveva parlato della forza dell'Atalanta e ha vinto con due gol di testa

"E' qualità e forza della nostra squadra di crearsi la situazione dentro la caratteristica dell'avversario. Mauro sotto questo aspetto è un falco, si avventa sulla preda con quella forza... In allenamento a volte sembra che ti dica questa prendila tu... poi quando vede la palla importante che interessa a lui, la prende. E' un calcolatore di ghiaccio. Poi aveva fatto bene anche prima dei gol, anche le altre partite in cui non fa gol, il ragazzo è sempre vivo, dentro la squadra, a tentare di sfruttare le occasione che la squadra crea. E venuto a rincorrere anche stasera a 10 metri dall'area di rigore. Andiamo a casa contenti di aver fatto quello che il pubblico si aspetta".

Spalletti farà correre e lottare l'Inter fino a maggio

"Dobbiamo fare un altro passo di qualità. Chi ha giocato meno, va inserito. Va allargata questa squadra di titolari, anche quelli fuori possono essere chiamati. Vogliamo creare una cultura di un calcio dove il nostro tifoso si riconosce e partecipa alle trame. Se partecipa il pubblico, bisogna essere all'altezza delle Inter del passato. Quando il pubblico partecipa diventa tutto più bello e diventa uno spettacolo bellissimo. Vincere deve essere la normalità, torniamo ad allenarci con la faccia normale. La domenica riempire la partita, in settimana riempire l'allenamento. Bisogna andare nella direzione dove vogliamo andare. Ci sono squadre che vincono tutte le partite. Dopo il 2-0 abbiamo riconquistato palloni e potevamo far male e invece ci siamo andati con quella leggerezza che non dobbiamo avere. Un episodio cambia totalmente tutto e chi conduce per 90' si ritrova a fare da sagoma. Si passa da una cosa all'opposto e quando capita l'occasione la squadra forte sa scegliere quando portare il risultato a casa. Era una partita fondamentale e si è messo quel punticino di margine che ti fa lavorare correttamente".

Icardi ha detto di stare calmi perché anche due anni fa eravamo primi e poi... Avere avuto due stagioni così così, vi fa rimanere coi piedi per terra?

"Quello che è successo non va dimenticato. Bisogna fare tesoro delle storie personali e di squadra. Stiamo lavorando nella maniera corretta. Non abbiamo fatto uscite lunghe, scriteriate, creando spazi per gli avversari. Siamo stati compatti e corti".

Anche la gestione della palla sul 2-0 è importante. Oggi sempre costanti...

"Secondo me qualche palla banale l'abbiamo persa. Perché involontariamente ci si sente al sicuro quando le cose vanno bene. Dopo il 2-0 abbiamo riconquistato palloni e l'abbiamo giocata lunga, non l'abbiamo passata e non abbiamo fatto la cosa semplice. Abbiamo forzato delle cose in maniera sempliciona. Quando si è perso palla poi si è messo la solita faccia tosta. Bella partita, giocata bene, col pubblico che si è divertito. Abbiamo un pubblico professionista".

Oggi avete cambiato qualcosa. Quando Borja si abbassa cosa cambia per Gagliardini e Vecino?

"Sono le letture che determinano il comportamento. Quando Gagliardini si alza ci va con la sua fisicità. Abbiamo iniziato coi due mediani, poi abbiamo messo Gagliardini play basso e le due mezzali e in quel modo lì si arrivava meglio da tutte le parti. Sono giocatori che lì in mezzo si possono sostituire tutti e tre. Gagliardini sta più basso perché non ha quella corsa profonda. Borja sa giocare nel traffico, Vecino ha anche gamba".