CCBA contro Zhang, respinte le obiezioni della difesa
La difesa di Zhang ha cercato di contestare la sentenza di Hong Kong, sottolineando le presunte "macroscopiche anomalie" e sollevando diverse eccezioni, ma senza successo. In particolare, la Corte d'Appello ha respinto le obiezioni della difesa, sottolineando che i creditori di Zhang non hanno fornito indicazioni sui beni del resistente da aggredire, né sulla loro ubicazione precisa. Tuttavia, la Corte ha ritenuto sufficiente la presenza di Zhang nel territorio milanese, in quanto presidente dell'Inter, per considerare radicata l'azione dei creditori presso tale autorità giudiziaria.
"Considerati tutti i presupposti di legge, la domanda deve essere accolta", ha dichiarato la Corte d'Appello nei documenti riportati da Calcio e Finanza. Le spese legali, quantificate in 6.946 euro, oltre a spese forfettarie (15%), IVA e CPA, sono poste a carico del resistente.
Parallelamente, a Milano procede anche un'altra causa intentata da China Construction Bank contro Zhang, volta ad annullare la delibera dell'assemblea degli azionisti nerazzurri del 2018 che approvava la composizione del Consiglio di Amministrazione, contestando gli emolumenti spettanti a Zhang in qualità di presidente. Nonostante ciò, l'Inter, nel suo bilancio al 30 giugno 2023, ha espresso fiducia riguardo al respingimento delle richieste avversarie. L'udienza successiva presso il Tribunale Ordinario di Milano è programmata per il 10 aprile 2023, con la speranza di una conclusione definitiva in questa controversia.
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