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Conte affezionato al gruppo, vuole restare all’Inter. “Se ne andrà solo se…”

Andrea Della Sala

Il tecnico vorrebbe proseguire il lavoro con questo gruppo e parlerà col presidente dell'Inter a fine campionato

La situazione finanziaria dell'Inter non è delle migliori. Presto Zhang dovrebbe presentarsi con un prestito di un fondo che potrebbe aiutare a sistemare le casse nerazzurre. Ma il nodo principale riguarda il futuro di Conte, vero artefice della squadra campione d'Italia. Tutto dipenderà dall'incontro che avranno il presidente e l'allenatore a fine campionato.

"La certezza ad oggi è che Conte è sempre di più il centro di gravità nerazzurro. Ha impiantato la mentalità del "noi" in un ambiente che per anni è vissuto tra trionfi e cadute all'insegna di discontinuità e colpi di genio dei singoli. Ha permesso all'Inter di rivincere lo scudetto dopo 11 anni e di poggiare su un'ossatura solida che, se la proprietà non la smantellerà per esigenze finanziarie, potrebbe portare all'apertura di un ciclo. Certo, Mourinho in nerazzurro ha vinto la Champions, ma con un gruppo di veterani che poi ha lasciato spazio alle macerie dell'ultimo decennio. Ora invece i vari Skriniar, Bastoni, Barella, Hakimi e Lautaro - tutti cresciuti grazie a Conte - sono cambiali sul futuro", si legge su Gazzetta.it.

"Conte vuole restare, non soltanto perché il terzo ed ultimo anno dell'attuale contratto gli garantisce 13,5 milioni di euro. Quelli pesano, per carità, ma glieli potrebbero garantire anche altri top club europei. Conte si è affezionato a questo gruppo, che ha condiviso con lui un biennio unico, anche per la pandemia. Un gruppo che si è cementato attorno all'allenatore proprio nel momento in cui poteva invece disgregarsi. Con una proprietà assente da mesi, a dicembre la squadra si è trovata fuori dall'Europa e con i primi spifferi dei blocchi imposti dal Governo di Pechino a Suning. La dirigenza ha gestito la situazione, permettendo a chi si occupa di campo di pensare solo a quello. E lì è nato il capolavoro, le cui basi erano state gettate un anno prima. Conte ha acquisito ancora più forza". 

"Ma Conte è davvero al centro del ring Inter. Non essendo uno che getta la spugna, se ne andrà soltanto se nell'incontro nell'ultima settimana di maggio Zhang dovesse comunicargli un brusco ridimensionamento del progetto sportivo. Perché Antonio capisce che il mondo post Covid è cambiato, non chiederebbe la luna in fase di mercato, ma non accetterebbe di restare senza ambizioni. Un conto è sapere che andrà sacrificato un big (e comunque bisognerà vedere quale), un altro sarebbe capire che ora conta solo tagliare i costi. Senza dimenticare che l'addio del tecnico innescherebbe un pericoloso effetto a catena", chiude il portale del quotidiano.