- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Lo scorso luglio sembra ormai essere un ricordo lontano nella testa di Antonio Conte. Per il tecnico nerazzurro si è ribaltato tutto, forse anche grazie ai risultati e all'Inter capolista. Ora Conte è sereno sulla panchina interista, in perfetto equilibrio col mondo nerazzurro.
Come spiega La Gazzetta dello Sport"La distanza che la scorsa estate, fino alla fine di agosto, si percepiva forte e chiara tra il tecnico e la dirigenza, tra Antonio e l’a.d. Marotta, si è oggi trasformata in un’alchimia vincente. È un affetto stabile, per usare una terminologia abusata di questi tempi. Il risultato è evidente, il campo non mente mai, il primo posto in classifica ne è la conseguenza. Ed è allora giusto cominciare a ragionare anche in ottica futura. In definitiva: quella in corso era stata immaginata – per moltissimi versi a ragion veduta – come l’ultima stagione possibile insieme di Conte con l’Inter, o comunque di Antonio al fianco di Marotta. Oggi lo scenario è opposto. Tutti i segnali, interni ed esterni all’Inter, portano a una continuità del progetto tecnico e societario per la prossima stagione".
"Qui non si parla di contratto di Conte, che pure è valido fino al 2022 e con un ingaggio che salirà a 13,5 milioni netti. Una cifra che peraltro, nell’era post Covid, non è più d’attualità, non è replicabile altrove, neppure in quella Premier League che prima o dopo riaccoglierà l’Antonio allenatore. Ma il tecnico ha dalla sua un progetto tecnico avviato che il club intende confermare in toto, come dimostrano i rinnovi di contratti già predisposti di Lautaro e Bastoni (ma pure quello di De Vrij è in dirittura). Conte ha poi la motivazione personale di un’Europa da conquistare, dopo l’eliminazione di dicembre che ancora gli provoca dolore. È chiaro che qualsiasi proiezione andrà verificata con la libertà di manovra reale che avrà l’Inter dell’estate anche sul mercato. Ma l’idea di aprire un ciclo all’Inter, di raccogliere più frutti (e non uno solo) dall’albero piantato è affascinante per tutti. A maggior ragione se la cosa combacia con il fatto di metter fine al dominio della Juve", sottolinea il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA