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Conte sulle orme di Herrera: analogie da brividi. Assalto alla Coppa per un’altra Grande Inter

Marco Macca

Una finale dai mille significati e dalle mille emozioni per l'Inter di Antonio Conte

Se scorriamo il libro della storia, notiamo tante, tantissime coincidenze tinte di nerazzurro. Tante da far venire i brividi, quasi da far salire il magone dell'emozione e dell'ansia. Le analogie sono lì, a raccontare una storia imponente. E chissà che non siano di buon auspicio per stasera.

L'Inter si gioca la prima finale internazionale dopo 10 anni, la prima dell'era Suning e la prima della gestione Conte. Lo fa contro il Siviglia, la squadra della città di Paco Herrera, che nei primi anni del '900 salpò verso l'Argentina. Lì dove nacque un certo Helenio Herrera. E proprio sulle analogie Conte-Herrera si sofferma il pezzo della Gazzetta dello Sport:

"A inizio Novecento, il falegname Paco Herrera e sua moglie Maria, cameriera, partirono da Siviglia per l’Argentina in cerca di fortuna. Lì nacque Helenio, nel 1910, un secolo prima del Triplete. Il Mago creò la Grande Inter. Questa sera, Antonio Conte, che scolpisce gli animi con magnetismo da Mago, prova a schiudere un altro ciclo, contro il Siviglia, la squadra della città di Paco. Helenio aspettò per quattro anni la prima finale internazionale. Antonio va di fretta. Entrambi contro spagnole (Real Madrid, Siviglia), in stadi di lingua tedesca (Vienna, Colonia). Per l’ambiziosa Inter di Zhang questo è un porto da cui far salpare un’altra Grande Inter".

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)