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Conte: “Scudetto Inter un capolavoro. Non pensavo di lasciare, deluso dal cambio progetto”

Andrea Della Sala

Più stupito della partenza di Romelu o di CR7?

«Sono situazioni diverse. Ma quando si crea l’opportunità di tornare da protagonisti in Premier è difficile dire no. Sicuramente la loro partenza ha impoverito il calcio italiano. Sono due stelle».

E ha avvantaggiato magari la fuga in vetta di Milan e Napoli... Come vede la corsa scudetto?

«Al momento sembra una corsa a tre insieme all’Inter. Ma ora sono impegnato a pensare a chi lotta al vertice in Premier...».

Quale è la prima differenza percepita nel ritornare in Premier rispetto alla Serie A?

«La maggiore intensità e il minore tatticismo che rendono le partite più spettacolari. Si va a folate continue. C’è un atletismo diverso. Se un giocatore non è forte, veloce e resistente, in Premier non può giocare. Anche i giocatori piccoli qui sono fatti di granito. Il campionato inglese ti migliora: vale per i calciatori, ma anche per gli allenatori. Ed in generale è l’ambiente intorno, lo spettacolo in campo, il rispetto per i protagonisti, la maniera di vivere la partita come un grande evento sportivo che è diversa rispetto all’Italia. Qui si respirano meno veleni e polemiche».

Come vedono loro invece il calcio italiano?

«Hanno sempre grande rispetto, perché sanno che da noi c’è tanto lavoro dietro le squadre, se ne sono accorti agli Europei. Se la nostra Nazionale è quella che ha subito meno le difficoltà di preparazione per il Covid, è perché da noi i giocatori sanno già sempre cosa fare in campo».

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