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Conte ha cambiato l’Inter, ora sia l’Inter a cambiare Conte. Futuro? Una sola via

Matteo Pifferi

Il matrimonio tra Conte e l'Inter sta procedendo a gonfie vele, nonostante le voci di un possibile addio a fine stagione

Tradizionalmente, la pausa delle Nazionali apre ad una serie di riflessioni sull'andamento del campionato. Un bilancio provvisorio ma che diventerà definitivo tra esattamente due mesi, in quanto il 23 maggio 2021 è in programma l'ultima giornata di Serie A. L'Inter è (meritatamente) in testa alla classifica con un vantaggio di 6 punti sul Milan, anche se i nerazzurri hanno un match, quello contro il Sassuolo, da recuperare. Il lavoro e la capacità di Antonio Conte hanno permesso alla Beneamata di rimontare i rossoneri e di staccarli, con un filotto di otto vittorie di fila che è stato insostenibile per tutte le altre.

Conte e la scommessa vinta

A 60 giorni dal gong del campionato, oggi si parla di un possibile divorzio tra Conte e l'Inter: a 'lanciare' l'indiscrezione è Tuttosport che evidenzia come i problemi di Suning possano influire sul matrimonio tra il tecnico salentino e i nerazzurri. Matrimonio che, finora, ha dato i frutti sperati. Indipendentemente da come finirà il campionato, questa Inter è diventata finalmente squadra, unita, coesa verso un unico obiettivo. E Conte è riuscito a vincere la sua scommessa, resa ancor più complicata dopo l'eliminazione dalla Champions League ai gironi. Una delusione, sì, cocente, pesante, grave oltre che doppia, in quanto è avvenuta la stessa cosa l'anno prima. Ma solo i grandi riescono a rialzarsi dopo aver fallito l'obiettivo e il palmares di Conte non è frutto del caso o di fortuna ma di lavoro, sacrifici, passione e un'idea di calcio che, all'Inter, ha fatto scoccare la scintilla giusta nella testa dei giocatori. Giocatori come Perisic, Eriksen e Sanchez sembravano interamente fuori dal progetto fino a pochi mesi fa: Conte, anche perché ha fatto di necessità virtù, ha sfruttato appieno il fatto di non poter fare mercato in estate - sognava Kanté, si è ritrovato 'solo' Vidal in più a centrocampo - né tantomeno in inverno capovolgendo il problema, trasformando un handicap in virtù. E i risultati parlano per lui.

Conte-Inter, quale futuro?

Nel corso della sua carriera da allenatore, Antonio Conte non ha mai nascosto il proprio carattere focoso, acceso e forte, che tante volte l'ha portato a 'rompere' un equilibrio quando i punti di rottura con la società in questione erano insostenibili e le diversità di vedute troppo ampie. Si passa dall'addio all'Atalanta alle ben più mediatiche dimissioni dalla Juventus, durante il ritiro in preparazione della stagione 2014-2015 dopo tre anni di successi in Italia e di delusioni in Europa. Al Chelsea, dopo aver vinto la Premier subito, è arrivato l'esonero per un quinto posto finale l'anno successo. Conte all'Inter, però, è diverso: al secondo anno sta facendo decisamente meglio del primo, ha una percentuale di match vinti superiore (62% considerando tutte le manifestazioni) e vede lo scudetto più vicino che mai. Sarebbe la degna conclusione del cerchio per lui, bandiera della Juventus da giocatore e primo potenzialmente in grado di interrompere il dominio bianconero dopo 9 anni di scudetti della Vecchia Signora. Conte, in campo e fuori, è riuscito a cambiare l'Inter, trasmettendole conoscenze, dogmi, comandamenti che un leader converge ai suoi uomini al fine di centrare l'obiettivo: vincere. Ma, per il bene dell'Inter futura, è necessario che sia la stessa Inter a cambiare Conte: perché un matrimonio che funziona non ha alcun motivo di essere interrotto, nonostante un contratto in scadenza tra poco più di un anno e le voci di un improbabile addio. E il connubio Conte-Inter, ad oggi, conviene ad entrambi.