Sei vittorie su sei partite giocate. Un inizio così lo aveva fatto registrare Herrera nel 1967 e oggi è stato il turno di Antonio Conte e della sua Inter. Nulla è ancora fatto, ovviamente, per l'allenatore pugliese che non vorrà neanche starci a pensare su troppo. Perché ci sono altre due gare difficili all'orizzonte, quella con il Barcellona in Champions e poi quella con la Juventus, seconda in classifica in questo momento della stagione. Questa l'analisi dell'allenatore nerazzurro dopo i tre punti conquistati contro la Sampdoria a Marassi:
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Conte: “L’Inter tiene botta. Ora testa al Barcellona. La Juve? Orgogliosi di avere 18 punti”
L'allenatore nerazzurro ha parlato dopo la vittoria contro la Sampdoria e sono sei su sei in questo inizio campionato
-Soddisfatto della partita o c'è qualcosa da sistemare?
Sono soddisfatto della prestazione e della vittoria, sono partite che quando le giochi in questa maniera, con questa chiarezza di idee le deve chiudere. Potevamo segnare di più, occasione clamorosa per fare il terzo gol, espulsione e dopo cinque minuti ci fanno il gol loro. Avrebbe potuto ammazzare questo tipo di situazione ma non i miei ragazzi: sono stati bravi a gestire una situazione complessa, a tenere botta. Siamo riusciti ad intervenire anche dalla panchina e ad equilibrare una situazione che in quel momento doveva essere più da combattimento e siamo riusciti a segnare in dieci il terzo gol. Abbiamo avuto un'altra occasione con Romelu. Però bene. Perché in pochi minuti era successo l'inimmaginabile. Rientri in campo col giusto piglio, crei l'occasione del terzo gol, ma lo prendi e questo poteva ammazzare un elegante.
-E' andata bene a Sanchez?
E' andata bene, ma sono situazioni particolari. Chi viene ammonito subito, può andare in difficoltà come lo stesso Bastoni che ha fatto una grande partita. Li ho catechizzati a fine primo tempo. l'altra volta anche Barella l'ho sostituito per evitare dei rischi. Alcune volte lo puoi fare altre volte, più che raccomandarti non puoi fare. E' un'esperienza in più che si aggiunge al nostro percorso, ma dobbiamo stare attenti per non compromettere tutto.
-Sul carattere c'è una crescita?
Posso essere solo contento dell'interpretazione data dei ragazzi. Ho giocato e quando cambia tutto in una partita puoi prendere l'imbarcata, non è successo, hanno tenuto botta e hanno dimostrato di essere sulla strada giusta anche a livello di mentalità. Abbiamo cercato anche di segnare il terzo gol, potevamo segnare con Lukaku ma siamo stati bravi a difendere il vantaggio e ci godiamo questa vittoria.
-A posteriori un ottimo test quello di essere in dieci...
E' un passo in avanti, questo tipo di esperienza ci mancava. Per fortuna ci è successo alla sesta di campionato. Preferirei vivere serate più tranquille emotivamente. Abbiamo giocato un primo tempo di livello sotto tutti i punti di vista. La situazione dell'espulsione ci fortifica perché dimostra che possiamo anche in 10 contro 11 fare bene perché abbiamo segnato un altro gol e abbiamo consolidato il successo nel secondo tempo. I ragazzi sono stati bravi, ma avrei evitato volentieri questo dispendio di energie fisiche perché ci sono tante partite ravvicinate. Quando le incanali bene le partite le puoi gestire in maniera diversa e invece abbiamo dovuto spendere tante energie. Adesso bisogna prepararsi al meglio perché abbiamo il Barcellona e darà grandi motivazioni a tutti.
-E poi c'è la Juve...
La Juve viene dopo. Pensiamo prima al Barcellona e andiamo step by step. Oggi la partita più importante era questa con la Samp. L'abbiamo archiviata in maniera positiva, ora pensiamo al Barça.
-Dal punto di vista del gioco primo tempo migliore per idee?
Penso che il mio calcio è organizzato, c'è un'idea e giochiamo palla e lavoriamo in fase di possesso. Sono convinto che abbiamo fatto bene anche in altre partite, oggi benissimo nel primo tempo e serve continuità. Anche nelle altre partite si vede un'idea precisa e che c'è lavoro dietro. Poi ci si deve mettere carattere, mentalità vincente. Devi capire che se vuoi vincere devi avere qualcosa in più degli altri e va messa in campo. Se parli con i miei calciatori sono un allenatore che dà un'idea sempre e si vede, a volte di più e a volte di meno. Poi va molto per mode. Sono arrivato in Italia e in tanti di noi stanno mettendosi con il sistema mio. Anche in Inghilterra nessuno giocava con quel modulo e poi lo hanno fatto. Tendenza? Sicuramente ci guardano, ecco.
-Impressione che le arriva dalla Juve?
Mi è capitato di vedere qualche partita della Juventus: una squadra forte che viene da otto scudetti vinti in maniera anche importante e a mani basse. La cosa importante è che c'è poco da dire, ci rende orgogliosi di arrivare allo scontro diretto con 18 punti in classifica, noi dobbiamo volare bassi e andare di partita in partita, il tempo dirà che ambizioni avremo.
(Fonte: Skysport)
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