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Conte: “Lukaku forza della natura, fa reparto da solo. Danimarca? Che regalo per Eriksen”

Andrea Della Sala

"Il Covid però non può essere ancora considerato soltanto un brutto un ricordo: non bisogna abbassare la guardia. La pandemia ha certamente condizionato molto la preparazione delle squadre e il livello del gioco di alcune grandi Nazionali che non sempre è stato esaltante lo dimostra. Rispetto al passato in questo torneo sembra che alcune Nazionali siano più selezioni di giocatori che squadre collaudate con una propria identità, fisionomia e dna. E questo perché ritengo sia stato molto più difficile per gli allenatori, a causa del Covid, lavorare nel profondo su sistemi, idee di gioco, meccanismi da mandare a memoria attraverso la loro costante ripetizione durante allenamenti e ritiri. Parecchi errori e gol subiti sembrano causati da limiti di lavoro tattico. C'è tanta gestione individuale da parte dei giocatori. Già un c.t. paga in generale dazio rispetto a un allenatore di club per il minor tempo a disposizione con il gruppo, nell’ultimo anno e mezzo questa difficoltà è stata ovviamente esasperata. Vale per tutti, ma c’è anche chi è riuscito ugualmente a costruire una squadra equilibrata nelle due fasi e a plasmare un collettivo giovane, ambizioso, unito. Sto parlando del nostro c.t. Mancini".

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