Comincia come meglio non potrebbe l'avventura in campionato sulla panchina dell'Inter per Antonio Conte: i nerazzurri spazzano via il Lecce con un perentorio 4-0, grazie alle reti di Brozovic e Sensi nel primo tempo e di Lukaku e Candreva nella ripresa. Al termine dell'incontro, il tecnico interista ha parlato così in conferenza stampa:
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Conte: “Lukaku ha potenzialità enormi. Sensi ha dimostrato che non abbiamo sbagliato”
Le parole del tecnico dell'Inter dopo il poker rifilato al Lecce
"L'idea di gioco a tratti è stata chiara. Se vogliamo essere protagonisti dobbiamo essere lì, attaccati, per cercare di fare un campionato importante. Dobbiamo essere più continui, dobbiamo evitare situazioni che si sono verificate dopo il 2-0. Fin lì abbiamo creato tanto e giocato bene, poi abbiamo smarrito il controllo del gioco, e questo non deve accadere. Dopo un mese e mezzo di lavoro posso ritenermi soddisfatto, è un piacere per me arrivare al campo e allenare questi calciatori: si sono messi a disposizione alla grande, ho trovato un gruppo di uomini, che hanno voglia di fare. Da questo punto sono molto contento. Dobbiamo evitare momenti di amnesia, dobbiamo evitare di andare a braccio. La mia partecipazione alla gara? Questo sono io, sono sempre stato così, vivo la partita. Inizio anche a calcolare quanti chilometri faccio... In un'idea collettiva la qualità del singolo viene accentuata ancora di più: su questo stiamo lavorando, sto cercando di far entrare nella testa dei giocatori questo concetto. Non vinceremo mai gare a livello singolo, mai: dobbiamo seguire uno spartito sia in fase di possesso che di non possesso, poi nello sportito spunta la giocata del singolo, come quelle di Brozovic, Sensi e Candreva. De Vrij ha avuto un problemino nel riscaldamento, è entrato Ranocchia e, messo in un'idea collettiva, ha fatto bene, è ancora un signor giocatore, non ho avuto i lminimo dubbio su di lui. Se vogliamo essere protagonisti non basta fare bene, dobbiamo fare molto meglio degli altri, c'è una distanza che va colmata. Lukaku? E' giusto spendere due parole su di lui, è arrivato da poco tempo ma si è subito calato nella mentalità interista. E' un gigante buono, sempre con il sorriso, sempre dispinibile con i ragazzi, e non dimentichiamo che ha solo 26 anni e un potenziale sul quale c'è molto da lavorare. Già oggi ha dimostrato che tipo di calciatore è, e perchè il club ha insistio per prenderlo. Sono molto contento, lo conoscevo dal punto di vista del calciatore ma non dal punto di vista umano: si è messo a disposizione con umiltà, deve lavorare e sfruttare ancora di più le sue capacità, che per me non ha ancora mostrato interamente. Sensi? Penso che la cosa importante che abbiamo fatto sin dal primo giorno in cui ho firmato è che abbiamo avuto le idee chiare su tutto. Abbiamo avuto la pazienza di aspettare, ho anche spinto un po', ma noi abbiamo sempre avuto le idee chiare su dove intervenire e su quali giocatori. Abbiamo investito su giocatori giovani, provenienti da realtà non affermate, che si affacciano per la prima volta in un grande stadio, in un grande club. Non è facile. Sensi ha dimostrato dall'inizio che non abbiamo sbagliato: incrociamo le dita, deve lavorare molto ma è umile. Brozovic ha fatto una grande partita, ed è un altro calciatore che può dare tanto. Come affronteremo la settimana verso Cagliari? Noi in questo momento dobbimo pensare a noi stessi, a migliorare, e c'è tanto da migliorare anche in una gara vinta per 4-0. Ci sono margini di miglioramento, come ho detto fin dall'inizio "testa bassa e pedalare". Non dobbiamo essere una scntilla, ma dinamita, altrimenti prendi le "mazzate". Chi ti affronta deve sapere che non siamo una scintilla, dobbiamo essere una squadra che sia dinamite, non che faccia una partita ogni tanto".
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