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Conte: “Orgoglioso dei ragazzi ma stupido pensare alla Juve. Lukaku? Ha bisogno di…”

Il tecnico dell'Inter ha parlato in conferenza stampa dopo la partita di San Siro contro la Juve

Andrea Della Sala

La Juve mette fine alla serie di vittorie dell'Inter. Un gol di Higuain regala i tre punti alla formazione di Sarri che supera i nerazzurri in classifica. Al termine della gara del Meazza, il tecnico dell'Inter Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa:

La Juve ti ha fatto una grande impressione?

"Non c'era bisogno di vederla all'opera per capire la qualità e la quantità di giocatori forti che ha in rosa. Penso che sia evidente, non dimentichiamo che ha iniziato un percorso 8 anni fa. Le altre invece di crescere sono andate all'indietro e il gap era talmente vasto che oggi bisogna essere onesti e dire che è dura ridurlo in poco tempo. Dopo l'uscita di Sensi abbiamo perso conoscenza e il valore di essere squadra. Abbiamo rischiato, poi penso che sia stata una partita equilibrata, anche nei numeri. Poteva accadere che il gol lo facessimo noi. Complimenti alla Juve, noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo. Oggi c'è stata una caduta contro una squadra molto molto forte, ora dobbiamo essere bravi a capire, migliorare e rialzarci per proseguire il nostro percorso. La differenza oggi si è vista nella gestione di alcuni momenti, nell'esperienza, su questo dobbiamo crescere, siamo a volte troppo istintivi. Fa parte di un processo di crescita. Contro Barcellona e Juve abbiamo perso, non demeritando. Se le perdi però c'è un motivo, dobbiamo lavorare e migliorarci, ma sono molto orgoglioso dei ragazzi e anche il pubblico deve esserlo. Loro più bravi, hanno fatto valere l'esperienza".

Lukaku sta pagando una condizione fisica approssimativa o fa fatica a capire quello che gli chiedi?

"Lui è un giocatore che si deve allenare. Ha un imponente stazza e ha bisogno di allenarsi e giocare. In questo inizio di campionato ha avuto un problema alla schiena, poi un affaticamento al quadricipite, ma penso che abbia dato tutto. Col Barcellona sarebbe stato importante averlo, oggi non avevamo Sanchez e ancora ci mancava quell'alternativa. Politano ha caratteristiche più da esterno, non è quello che tiene palla. Speriamo che superi questi problemi e che sia a posto".

Dopo la sconfitta col Barcellona poteva esserci reazione non giusta. Ha visto oggi uno step in avanti?

"In quattro giorno abbiamo incrociato due delle squadre più forti d'Europa, ma ce la siamo giocato coi nostri pregi e difetti. Il risultato poteva essere diverso in entrambe le occasioni. Sui gol presi ci devi lavorare. Ho un gruppo di ragazzi che hanno voglia di lavorare, di crescere e di dire la loro. Dobbiamo capire la differenza che c'è, non siamo stupidi o presuntuosi e pensare che non ci sia un gap, io sono onesto. Per me Juventus e Napoli sono avanti, l'ho detto dall'inizio. Dobbiamo lavorare sodo e portare ragazzi che hanno poca esperienza a crescere, a non a dare troppo con l'istinto". 

Le due sconfitte cosa ti lasciano? Possono lasciarti scorie a livello mentale?

"Secondo me no, assolutamente. Non mi aspettavo di giocarmela così alla pari col Barcellona e con la Juventus stessa. Stiamo parlando di due livelli diversi. Il fatto che abbiamo giocato a Barcellona con personalità e coraggio e anche oggi con la Juve, rendendo la sfida equilibrata contro loro che hanno due squadre ci deve dare ancora più fiducia. Questo ci deve rendere consapevoli e darci più forza". 

Si aspettava di trovare una Juve così mutevole?

"Se metti la mano in faccia e scegli credo che cambia poco. Si dice cambiando l'ordine degli addendi la somma non cambia. Stiamo parlando di grandi campioni. Bisogna riconoscere e dare i meriti a loro che in questi 8 anni hanno costruito tutto questo. Stiamo provando adesso a costruire, ma se davanti hai un grattacielo è diverso da avere un palazzo. È sempre più faticoso perché la luce non la vedi. Dobbiamo trovare la zona di luce dietro a quel grattacielo".

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