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La partita si poteva vincere. Ma sul finale del secondo tempo l'Inter si è fatta schiacciare nella sua metà campo e dall'assedio della Roma è nato un pareggio che sa di rimpianto. Antonio Conte, ai microfoni di Skysport, ha spiegato così la prestazione della sua squadra:
-Una partita molto divertente. Ci sono state tante partite dentro e nei primi venti del secondo tempo tante occasioni per l'Inter. Serviva più killer instict?
Sicuramente abbiamo avuto la possibilità di chiudere la partita. Poi abbiamo subito il ritorno della Roma e le energie sono scarseggiate. Abbiamo fatto una partita ad alta intensità, c'è stato un dispendio di energie fisiche e nervose. Dispiace perché stavamo vincendo contro una squadra forte e che gioca per obiettivi importanti come noi.
Vidal ha avuto un problema alla gamba, si è accasciato dietro la porta e ha chiesto la sostituzione, io ho visto questo, non so se voi avete visto altro. Lautaro era arrivato al 75esimo in maniera esausta. Ci eravamo accordi che in fase offensiva loro cercavano il passaggio tra le linee con Pellegrini. Abbiamo cercato di fare un lavoro di abbassarsi e prendere posizione in fase difensiva. Ha fatto un'ottima partita in avanti e dietro ma era a corto di energie. Pure Hakimi che stava perdendo qualche colpo nella fase finale. Non scordiamoci che questi giocatori sono alla terza partita in pochi giorni ed è inevitabile che servissero cambi. Brozovic e Barella faticavano. L'Inter deve avere una rosa importante e non deve essere un problema fare i cambi e ci deve essere fiducia per chi sta in panchina.
-Inter ha arretrato il baricentro, per stanchezza?
Penso di sì, era la terza partita in pochi giorni e l'abbiamo giocate quasi tutte con lo stesso undici titolare. Abbiamo fatto una partita di intensità. Sono state spese tante energie. Poi l'altra squadra si è buttata in avanti per recuperare e noi siamo stati portati mentalmente a difenderci. Se ci fossero state più energie magari saremmo riusciti a difendere il risultato e avremmo tenuto il baricentro più alto. Capivo però perché per continuare a tenere la linea alta e prendere pressione abbiamo preso gol. Avevamo anche messo in campo fisicità con Gagliardini e Perisic. Loro erano forti sui calci da fermo e noi siamo stati puniti su quello.
-Lo scontro diretto con la Juve arriva, preoccupa il dato sugli scontri diretti?
Ne abbiamo persa una e vinta una. Le altre le abbiamo pareggiate contro squadre che comunque lottano per i nostri stessi obiettivi. Inevitabile che quando giochi contro squadre forti deve dimostrare la tua forza e la tua ambizione. Inevitabile che siano forti anche le altre e che ci sia sostanziale equilibrio.
-Parlare di mercato è esercizio fine a sé stesso: Marotta ha confermato il gruppo in pratica...
Sì. Ma è da agosto che il mercato non l'abbiamo fatto. Hakimi lo abbiamo preso ad aprile e il mercato poi è stato fatto con parametri zero e ci sono stati rientri dai prestiti. Non è che abbiamo fatto mercato ad agosto. Non vi sorprendete se non facciamo mercato anche a gennaio perché la linea è molto chiara, netta e decisa. Non faremo assolutamente niente. Lavoreremo nella giusta maniera come stiamo facendo. Sono molto contento di questo gruppo di ragazzi che alleno e che hanno voglia comunque di lavorare e fare delle belle cose per l'Inter.
-Quindi mercato chiuso?
Almeno per me non è stato mai aperto. La linea è chiara. Mi dispiace tante volte che dicano che io stia chiedendo e io non chiedo nulla, da agosto. Mi è stato detto di non chiedere nulla. Ho detto ok. Lavoro, lavoriamo, cerchiamo di fare con quello che abbiamo in casa. Ed è giusto che cerchiamo di fare del nostro meglio. Come dico sempre, a testa bassa. Cercando di tirare fuori il meglio dai nostri giocatori.
-Perché c'è fiducia nel gruppo?
No, no (ride.ndr). Cercate di essere sempre abbastanza particolari nelle domande.
(Fonte: SS24)
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