Un'occasione sprecata per l'Inter, che non sfrutta il passo falso della Juventus a Lecce e viene stoppata dal Parma di D'Aversa. Al termine della gara, il tecnico nerazzurro Antonio Conte ha analizzato la gara in conferenza stampa.
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Conte: “Preoccupato. Non critico la società ma valutiamo. Mi sembra di sognare quando…”
Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza
Cosa non ha funzionato nel primo tempo?
Il primo tempo non è stato bello, è stato il peggiore della mia gestione. Anche quando abbiamo fatto gol non mi piaceva nulla. Si vedeva che non eravamo una squadra: se mi chiedete il perché, diventa difficile dirlo. Nel secondo invece si è vista una squadra che ha messo lì il Parma, ha creato tanto, abbiamo rischiato e giocato con 50 metri di campo alle spalle. La prestazione nel secondo mi è piaciuta, meritavamo qualcosa in più. Non è semplice, è la terza partita in sei giorni e giocano sempre gli stessi: mi spiace, ma sono preoccupato perché affrontare le partite ogni tre giorni in queste situazioni non è semplice. E' difficile dire qualcosa ai calciatori, giocano gli stessi, danno tutto. Fa parte di un percorso, faremo valutazioni extra-calcistiche e capiremo dove si sta facendo bene e cosa si può migliorare per il bene dell'Inter.
Cosa pensi dell'arbitraggio?
L'arbitro non lo commento, a meno che non mi fanno arrabbiare come a Barcellona, dove è stato indisponente. Fa parte del gioco, bisogna accettarlo. Diventa difficile stare fermi per 5 minuti, interrompere la partita per un millimetro. Mi ha dato fastidio è stata l'interruzione del nostro momento positivo, il Parma era alle corde. Va bene la tecnologia, nessuno si può appellare a niente.
La rosa sembra ristretta.
Quando parlo di valutazioni, lo faccio senza cattiveria. Asamoah aveva problemi al ginocchio, De Vrij l'ho rischiato ma aveva problematiche al pube. Vecino è tornato dalla nazionale con un problema al quadricipite. Tutte le situazioni ci devono portare a una riflessione: siamo all'inizio di un percorso di crescita su tutto. Bisogna fare valutazioni attente per fare meglio in futuro per il bene dell'Inter: una squadra così partecipa alle competizioni per cercare di primeggiare o combattere. Io sono preoccupato, stanno aumentando le partite, non è tanto il tempo di recupero. Mi sembra di sognare quando sento certi discorsi, i ragazzi sono eccezionali perché hanno dato tutto, però capisco che può subentra stanchezza psicofisica. Ogni tre giorni giocare con questa pressione dà un dispendio energetico importante.
Servirebbe qualcosa al livello della Champions? Che risposte ha avuto?
E' iniziato un percorso, anche se le cose vanno bene non possiamo non guardare situazioni borderline che mi preoccupano. Tutti quanti in maniera positiva dobbiamo fare valutazioni e cercare in futuro di migliorare. L'anno prossimo dovremo fare tesoro di alcune situazioni per non fare gli stessi errori. Ci sta commetterli, se dopo un anno li ricommettiamo e ci troviamo ancora in una situazione difficile così... Dobbiamo sperare che le cose vadano sempre bene e farci un segno della croce. Non è una critica alla società, abbiamo iniziato un percorso insieme: dobbiamo essere bravi, con esperienza, a cercare di migliorare. Stiamo puntando su giocatori giovani: bisogna stare tranquillo su Esposito. Se lui diventa la panacea di tutti i mali c'è qualcosa di sbagliato. Siamo l'Inter. Facciamo attenzione, deve fare i suoi step, ha qualità: non carichiamolo di responsabilità, altrimenti c'è qualcosa di sbagliato.
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