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Inter, Conte punta quota 90 punti: lo scudetto non basta, ecco cosa vuole dimostrare

Fabio Alampi

Il tecnico nerazzurro non allenta la tensione: in arrivo dopo la sosta il periodo decisivo della corsa scudetto

In attesa di recuperare i vari nazionali, Antonio Conte è al lavoro con il gruppo rimasto a Milano. Al rientro dalla sosta per l'Inter si preannuncia un vero e proprio tour de force, con 6 gare in 23 giorni (incluso il recupero con il Sassuolo): un periodo che, con ogni probabilità, si rivelerà decisivo nella corsa scudetto. Il tecnico nerazzurro lo sa bene, come sottolinea Tuttosport: "Sarà determinante la prima settimana dopo la ripresa al termine della pausa per la Nazionali, scandita da tre partite in otto giorni con Bologna, Sassuolo (recupero) e Cagliari".

Confronto con la Juventus di Conte

"In prospettiva si sta delineando anche un confronto a distanza con gli altri scudetti vinti da Conte in carriera. Proseguendo con il ritmo attuale, l'Inter chiuderebbe il campionato a 91 punti. In questo modo l'allenatore salentino farebbe meglio rispetto ai primi due scudetti vinti sulla panchina della Juventus. Al suo primo trionfo del trittico bianconero, nell'annata 2011-12, Conte chiuse a 84 punti al termine di un lungo duello con il Milan del suo futuro successore Massimiliano Allegri, che finì al 2° posto con quattro lunghezze di ritardo. Conte migliorò di tre punti nel campionato successivo: il tricolore arrivò a quota 87, +9 sul Napoli. Inarrivabile invece il bottino-record della stagione 2013-14: i famosi 102 punti, ben 17 in più della Roma seconda. Anche vincendo tutte le 11 partite rimanenti, l'Inter potrebbe arrivare al massimo a 98 punti".

Volontà chiara

"Per Conte sarebbe una bella soddisfazione chiudere più in alto dei suoi primi due scudetti juventini. Dimostrerebbe una capacità di impatto ancora più forte su un'altra realtà a digiuno di successi da qualche anno".