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Scudetto Inter? I segnali di Conte sono chiari e importanti. Tre insidie per i nerazzurri

Il tecnico dell'Inter alza l'asticella e vuole che la squadra lotti fino alla fine per l'obiettivo più grande

Andrea Della Sala

La ripresa del campionato per l'Inter è stata positiva, ieri la squadra di Conte ha battuto la Sampdoria nel recupero e si è avvicinata alla vetta. Ora la Juve dista 6 punti, la Lazio 6, e come sottolineato anche dal tecnico, si può tornare a sperare in qualcosa di importante. Conte spinge per il grande obiettivo, ma per l'impresa l'Inter non potrà più fare passi falsi e dovrà recuperare tutto l'organico il prima possibile.

"Mai come in questo momento gambe e testa saranno fondamentali. Conte ci sta lavorando, la condizione atletica sembra buona e le parole usate dopo il 2-1 sulla Samp (“ammazzare la partita”, “veleno e cattiveria”, “daremo la vita”) sono un segnale importante e un chiaro messaggio alla squadra. L’allenatore è il primo motivo per crederci: il primo scudetto di Antonio con la Juve, stagione 2011-12, arrivò proprio in rimonta sul Milan di Allegri. In campo ci vanno i giocatori e anche qui l’Inter è messa bene: se i big girano, la squadra è in grado di fare tante cose.

La Lu-La che segna di nuovo e la maturazione di Eriksen, terza stella del cielo nerazzurro, sono una garanzia. Come il calendario, terzo motivo per il sì alla rimonta. È vero che le partite ravvicinate nascondono comunque tante trappole, ma avere nelle prossime 7 partite (prima della Roma) solo avversari dal settimo posto in giù può aiutare. Considerato anche che Juve e Lazio hanno lo scontro diretto e sfideranno l’Atalanta ben prima dell’Inter, che a Bergamo andrà all’ultima giornata", spiega Gazzetta.it.

"La strada verso lo scudetto è, però, zeppa di ostacoli. Se l’Inter vuole crederci sino in fondo deve limitare i cali di tensione, essere più cattiva come chiede Conte. Ora non sono più concesse amnesie. Anche perché i 6 punti di distacco dalla Juve e i 5 dalla Lazio non lasciano spazio a errori. Ogni minimo passo falso può essere decisivo in negativo e addio ambizioni di rimonta. Questa è la vera tagliola: l’Inter deve fare più punti possibili, poi si vedrà. Le partite ravvicinate costringono a essere sempre fisicamente al top: qui i nerazzurri sono partiti bene ma non possono perdere altri pezzi. Ai box ci sono già Sensi, Vecino e Brozovic (in ordine di gravità di infortunio). La terza insidia è che Conte non può permettersi di concedere altri giocatori alle rivali", aggiunge il portale sportivo.

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