Antonio Conte ha scelto. Il tecnico dell'Inter è abituato a mantenere tutti, sempre sulle spine. Nessun titolare, nessun giocatore con il posto assicurato. Anche oggi, in conferenza stampa, Conte ha chiarito che nelle prossime "sette partite in 23 giorni" saranno testati tutti i giocatori della rosa. Tutti i giocatori avranno una chance, nessuno partirà indietro rispetto ai compagni.
copertina
Conte tiene tutti sulle spine ma alla fine getta la maschera e svela l’unico “insostituibile”
Antonio Conte ha già scelto a chi affidare le chiavi della sua Inter: il leader della sua squadra è solo uno
Conte non fa nomi, non dà passaporti di titolarità a nessuno. Neanche a Lukaku, che come prima punta può essere sostituito da Lautaro Martinez. "Lautaro è un attaccante moderno, può fare il ruolo di Romelu anche se è meno fisico. Può giocare sia con lui che da prima punta con un altro", ha sentenziato Conte.
E così sulle fasce: Asamoah deve vedersela con Biraghi, Candreva con l'arrembante Lazaro. Per non parlare dell'abbondanza in difesa e nel ruolo di mezzala. Un discorso che vale per tutti, tranne per uno. L'unico, vero insostituibile dell'Inter di Antonio Conte: Marcelo Brozovic.
Il regista croato, diventato leader con Spalletti, è rimasto autentico pilastro anche con Conte. Poteva essere insidiato da Sensi, che è stato invece spostato lateralmente. Brozovic non è insidiato da nessuno: è leader, epicentro dell'Inter.
E Conte se l'è fatto "scappare" in conferenza stampa. Ha usato termini generali per tutti, tranne per Brozo. "Voglio che i difensori tentino la giocata, non si limitino a dare la palla a Brozovic". Non al regista, chiunque esso sia: a Brozovic.
La cessione al Siviglia sembra lontana anni luce ma il tempo trascorso non è poi così tanto. Una "sliding door" fondamentale per l'Inter, che ha trovato l'autentico pilastro della squadra. Lo era per Spalletti, lo è diventato in pochi mesi anche per Conte. L'Inter riparte da Marcelo Brozovic.
© RIPRODUZIONE RISERVATA